Padova - 1 maggio - Oggi non si lavora - Per lo sciopero generale, in difesa dell'art.18, per il reddito

Iniziativa in piazza e corteo contro le aperture festive

1 / 5 / 2012

Questa mattina giornata di mobilitazione contro l'apertura dei negozi  e per lanciare per il 15 maggio l'assemblea per la costruzione dello sciopero generale in difesa dell'articolo 18, per il reddito e l'allargamento dei diritti, come proposto nell'incontro nazionale di Bologna promosso dalla Fiom e come discusso nell' assemblea dello scorso 17 aprile a Padova.

L'iniziativa si è svolta con un volantinaggio in Piazza dei signori, dove si svolgeva il comizio unitario dei sindacati e poi con un corteo per le vie del centro per ribadire che non è accettabile l'imposizione del primo maggio come giornata lavorativa.

All'arrivo in piazza alcuni poliziotti pretendevano di non far entrare gli attivisti ma ovviamente, nonostante loro e qualche funzionario sindacale, si è dato vita ad un volantinaggio dell'appello per l'assemblea del 15 maggio per poi partire in corteo per dire che il primo maggio non si lavora.

Erano presenti in piazza sia i lavoratori delle pulizie licenziati da Agegas Aps, i cui dirigenti continuano ad avere stipendi a 6 zero, mentre i lavoratori sono licenziati. All'iniziativa hanno partecipato anche i lavoratori del MTN per denunciare la presenza di stampo mafioso nel settore della logistica

L'inaccettabile apertura lavorativa nella giornata del primo maggio è stata al centro del corteo che si è mosso denunciando i negozi aperti.

Alcuni negozi di grandi catene che avevano annunciato l'apertura erano chiusi, come si apprende da sito online del Mattino di Padova, perchè: " ignoti hanno imbrattato le vetrine dei negozi che dovevano aprire oggi. Nel mirino, Pam, Upim, Coin, Ovs e Rinascente ... Hanno messo colla e silicone nelle serrature per impedire che aprissero. In un caso anche una catena con il lucchetto. E' stato un vero e proprio blitz quello portato a termine nella notte da ignoti che hanno danneggiato le porte dei negozi e dei supermarket che oggi dovevano aprire. Nel mirino sono finiti i marchi della grande distribuzione: Pam, Upim, Coin, ,Ovs, Rinscente. Ad accorgersi per primi dei danneggiamenti sono stati i dipendenti del supermercato del gruppo Bastianello che hanno trovato il silicone nelle serrature. Poco dopo sono arrivare in questura le segnalazioni anche dei responsabili di UPIM, Ovs e Rinascente. Quest'ultima non ha addirittura aperto".

Partito da Piazza dei Signori il corteo ha attaversato il centro città denunciando che dietro l'apertura nei giorni festivi c'è la stessa logica che vuole imporre la precarietà e l'assenza di diritti. "Costruire mobilitazioni comuni che contengano la difesa di diritti conquistati, come l'art.18, e la rivendicazione di reddito per tutti rappresenta la strada per mobilitarsi dentro lo spazio europeo contro la crisi"- questi i temi proposti dagli interventi durante l'iniziativa.

Il corteo è passato davanti all'OVS, chiuso nonostante avesse annunciato l'apertura. Attaccati davanti alla sede Unicredit cartelli mentre dall'impianto gli attivisti ricordavano le mobilitazioni a Francoforte, dal 16 al 19 maggio, contro le politiche di austerity della BCE e dei poteri finaziari. Davanti a Upim, Geox ed altre catene il corteo si è fermato, cosi come davanti alla Rinascente, che doveva aprire ma non ha potuto.

Il corteo si è chiuso davanti al Pam denunciando con cartelli e striscioni che la mobilitazione continuerà contro le aperture nei giorni festivi.

Negli interventi finali sono stati lanciati gli appuntamenti per continuare una mobilitazione comune, dal basso per lo sciopero generale.

Dall'Adl-Cobas vengono lanciati due appuntamenti: giovedì mattina un presidio dei lavoratori del MTN in Prefettura per continuare la lotta contro le presenze mafiose e venerdì un'iniziativa con i lavoratori delle pulizie licenziati.

Gli interventi si sono conclusi  con l'appuntamento dell'assemblea del 15 maggio alle alle ore 18.00 per continuare il percorso comune per lo sciopero generale, in difesa dell'art. 18, per il reddito, per l'allargamento dei diritti.

Volantino distribuito in piazza dei Signori

ASSEMBLEA PER LO SCIOPERO GENERALE

PER LA DIFESA DELL’ART. 18

E PER L’ALLARGAMENTO DEI DIRITTI

Il governo Monti sta procedendo allo smantellamento dei diritti e delle garanzie di noi tutti. La riforma delle pensioni, le manovre finanziarie, i tagli al welfare, le privatizzazioni ed i rincari, sono una realtà che colpisce già milioni di persone.

L’ottusa applicazione dei dettami della BCE e il dogma del pareggio di bilancio stanno scaricando il prezzo della crisi tutto sui giovani,donne e lavoratori dipendenti.

Ma c'è una nuova sfida lanciata dall'esecutivo alla società intera. E' quella della controriforma del lavoro.

In una fase in cui tutti gli sforzi dovrebbero essere tesi a creare buona occupazione e lavoro, questo governo fa esattamente il contrario.

Smantella le tutele dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.

È questa una questione che riguarda noi tutti: chi dell'articolo 18 può beneficiare e chi non lo ha mai potuto far valere, i lavoratori del privato come quelli del pubblico impiego, gli studenti e gli insegnanti, i precari tutti.

Perché cancellare l'articolo 18 significa togliere dignità al lavoro, scaricare su tutti noi la crisi.

L'articolo 18 non si tocca. Cancellarlo, destrutturarlo, significherebbe consegnare milioni di lavoratori al permanente ricatto del licenziamento facile.

L'articolo 18 va protetto perché difenderlo è una battaglia di dignità e di giustizia per tutta la società.

L'articolo 18 va esteso perché milioni di persone vivono già oggi il ricatto del licenziamento.

Insieme all'articolo 18 abbiamo bisogno di nuovi diritti, di nuovi ammortizzatori sociali, di reddito e welfare perché la precarietà è ormai una condizione comune a noi tutti.

Costruiamo insieme uno sciopero generale per la difesa dell'articolo 18 contro la precarietà e per l'estensione dei diritti.

Una giornata costruita dal basso, insieme.

Una giornata di sciopero vero che a partire dai territori blocchi il paese.

Una giornata di lotta perché il prezzo di questa crisi non può essere scaricato su tutti noi.

PADOVA – 15 MAGGIO 2012, ORE 18

SALA POLIVALENTEVIA DIEGO VALERI

ASSEMBELA PER LO SCIOPERO GENERALE

PER LA DIFESA DELL’ART. 18 E PER L’ALLARGAMENTO DEI DIRITTI

Un percorso aperto e inclusivo per la promozione dello sciopero generale e per giungere all’evento nazionale del prossimo 20 maggio a Firenze.

Il 20 maggio 1970, dopo lotte e scioperi durissimi, nacque lo Statuto delle Lavoratrici e dei Lavoratori. Ora più che mai diventa necessario l’ impegno di tutte e tutti non solo di difenderlo ma di estenderne i diritti a chi non li ha, perché nessuno possa sentirsi solo.

Promuovono:

Marco Distefano (delegato Fiom), Maso Ivan (delegato Fiom), Pizzato Marco (delegato Fiom), Jean Luc Maron (delegato Fiom), Badoer Gianluca (delegato Fiom), Ernesto Vecchiato (delegato Fiom), Alessandra Reali (delegato Fiom), Omar Aretino (delegato Fiom), Antonio Pacagnella (delegato Fiom), Cristina Carraro (delegato Fiom), Marco Giofriddo (delegato Fiom), Antonio Silvestri (Segretario Provinciale Fiom) Giuseppe Taibi (Rsu Ag.entrate PD), Gianni Boetto (coord. ADL Cobas), Stefano Pieretti (Rsu Comune di PD), Celestino Giacon (Rsu Ag.entrate PD), Massimo Maffezzoni (Rsu Coopservice), Lorenza Favaro (Rsu Poste Pd), El Asri Mbarek (Rsu Coop. della gioventù-CEVA), MariaAntonietta Ponchia (Rsu ULSS 16),
Giuditta Brattini (Rsu Provincia di PD), Maurizio Galato (Rsu comune di PD), Borrelli Annamaria (Rsu Ag.Entrate di PD), Mario Pagano le Rose (Rsu Ag.Dogane PD), Giuseppino Berengan (Rsu Tribunale di Padova), Silvio Nalon (Rsu comune di PD), Gino Buson (Rsu Ag.Entrate Pd), Maurizio Magrin (Rsu APS PD), Fabio Bigon (Rsu APS PD), Alberto Borgato (Rsu APS PD), Giuseppe Cutrì (Rsu IT Marconi PD), Carlo Salmaso (IT Severi PD), Simonetta Ginocchietti (LA Modigliani PD), Rossella Codenotti (ISA
Selvatico PD), Carmine Alba (IIS Ruzza PD), Nicola Adesso (IIS Da Vinci PD), Germana Marchetti (IC Lozzo PD).

Padova - Primo maggio