#OccupySunday. Manifestazioni in molte città

Oggi manifestazioni contro l'apertura domenicale dei negozi grazie alla deregulation sulle aperture nei giorni festivi. La rivolta è nata in Rete tramite la pagina "Domenica, no grazie!"

7 / 10 / 2012

 CHI Sono:
Lavoratori e lavoratrici dipendenti dei centri commerciali che rappresentano migliaia di persone la cui vita ormai è cadenzata da pesanti turni di lavoro causati dalla liberalizzazione degli orari commerciali e che quindi non riescono più a gestire il proprio tempo libero.
Le aperture dei Centri Commerciali attualmente prevedono domeniche e molti festivi. A seguito di ciò, È BENE SAPERE CHE:
• Non ci sono state assunzioni significative, questo costringe i lavoratori già in essere a turni massacranti e non contribuisce ad aumentare l’occupazione che in Italia è ormai ferma.
• Il lavoro domenicale non è pagato come straordinario. La retribuzione per il lavoro domenicale vede una piccola maggiorazione (15€) che a fine mese fa lievitare le nostre buste paga di pochissime decine di euro. In molti casi anche le festività sono pagate in ordinaria.
• Una situazione di fortissimo disagio stanno vivendo i piccoli e medi commercianti dei centri storici cittadini che non hanno ricevuto nessun aiuto o sovvenzione per queste aperture indiscriminate. Quindi, da soli, devono farsi carico di un turnover che, per le piccole realtà, è davvero difficile da gestire. Allora qui viene da domandarsi: a chi è che la legge sulla libera concorrenza sta strizzando l’occhio?
COSA CHIEDONO:
• Nuove assunzioni.
• Una maggiore gratificazione per il lavoro domenicale e festivo (ex straordinari).
• Orari e turnazioni più adeguate per riprendere in mano la nostra vita privata.
• La possibilità di gestire le domeniche su base volontaria.
Per approfondire:

- Commesse in marcia in 5 città "No al lavoro di domenica" da Repubblica.it


#Occupysunday Firenze