Note per la dignita'

Musica e parole per i detenuti si santa Maria Maggiore

17 / 6 / 2011


Come in molte carceri italiane anche tra le mura di Santa Maria Maggiore i detenuti in attesa di giudizio, stipati e ammassati in celle troppo piccole e chiuse rifiutano il cibo. Una forma di protesta che parla al cuore di tutti denunciando le condizioni disumane in cui versa la popolazione detenuta nel nostro paese.

La politica repressiva del governo, fatta a colpi di "pacchetti sicurezza", leggi punitive sull'immigrazione e sulle tossicodipendenze, in questi anni ha visto il carcere come unica soluzione a problemi sociali, producendo solamente la detenzione massiccia di porzioni sempre più ampie della notra società.

Vessazioni, strutture fatiscenti, e l'arrivo del caldo estivo minacciano di rendere ancor più insopportabile una convivenza forzata in cui manca anche il minimo spazio vitale. Una situazione più vicina ad una forma di tortura che a quell' occasione di "reiserimento" che la sistema carcerario falsamente promette e che in non pochi casi ha portato uomini e donne, spesso giovanissimi, al suicidio.

La richiesta di giustizia e libertà che proviene da dentro il carcere esce con il rumore delle gavette battute tre volte al giorno sulle sbarre e parla a tutta la città, perché la dignità di chi sta dentro è anche la dignità di chi sta fuori.

Venezia, da sempre città attenta e solidale ha accolto quella indignazione e per questo martedì 21, dalle ore 19.00, fuori dalle mura di Santa Maria Maggiore si terrà un happening in cui artisti, musicisti e cittadini costruiranno un ponte di note e parole capace di scavalcare muri e filo spinato per chiedere tutti assieme umanità, giustizia, dignità.

Invitiamo artisti, associazioni, singoli, a partecipare portando il loro contributo.


Laboratorio Morion

SaLE docks

Centro Sociale Rivolta

Coordinamento Studenti Universitari Venezia


Hanno già aderito: Big Mike, Skaj, Giovanni Dell'Olivo, Donne di Carta.


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