Noi stiamo con Mimmo Lucano - Sabato 6 ottobre manifestazione a Riace

2 / 10 / 2018

Non si arresta una speranza. Non si arresta chi ha fatto della solidarietà e dell’umanità il punto di forza di una piccolo paesino della Calabria: ha ripopolato un luogo moribondo e abbandonato, ha regalato nuovi sogni. Lo ha fatto sfidando la mafia e le stesse istituzioni nazionali ed europee. Non si arresta chi ha ideato un sistema di accoglienza dal basso, invidiato in tutto il mondo. Un modello di integrazione dei migranti che è stato studiato nelle università europee, è stato raccontato sul grande schermo, nel cortometraggio Il volo, dal regista Wim Wenders, giusto per fare qualche esempio.

Qualche ora fa Mimmo Lucano è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per favoreggiamento dell’immigrazione.

A un anno circa dalla perquisizione subita e dal suo interrogatorio, si sono presentati a casa del sindaco di Riace all’alba con un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, su richiesta del procuratore di Locri, Luigi D’Alessio, - all’interno di una fantomatica operazione denominata “Xenia”- che ha deciso anche il divieto di dimora per la sua compagna Tesfahun Lemlem.

Sappiamo che accogliere un essere umano non può essere un reato e con questo arresto si conferma conferma la pulsione reazionaria di cui sta cadendo preda il nostro paese.

Che il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, sia agli arresti per favoreggiamento immigrazione clandestina è il segno dell’imbarbarimento del paese che parte da lontano e di cui Salvini è l’esito.

Si tratta di una gravissima provocazione per chiunque pratichi solidarietà e creda in quella “utopia della normalità” portata avanti con coraggio da Mimmo Lucano.

Esistono trafficanti di persone. Schiavisti. Capi di centri di detenzione in cui la tortura è pratica quotidiana. Caporali sfruttatori. 

E ancora, sorge facile il paragone tra chi architetta un perfetto sequestro di persone e chi “favoreggia matrimoni”.

Infatti, il sindaco di Riace è accusato di aver organizzato un matrimonio "di convenienza" tra una richiedente asilo nigeriana - che aveva avuto diniego dalla commissione - con un italiano di Riace, per poter farle avere il permesso di soggiorno. 

Sabato 6 Ottobre la rete di cittadini e cittadine a sostegno di Riace, attraverso la pagina facebook "Riace patrimonio dell’umanità", promuove una manifestazione nel paesino calabrese: «saremo a Riace in solidarietà con un uomo onesto per difendere un modello che sfida la deriva razzista e fascista del presente».

Ci uniamo all’appello e invitiamo tutti e tutte a raggiungere Riace per portare solidarietà diretta a Mimì Capatosta: anche questa volta ne uscirai a testa alta!

#IostoconRiace

#Riacenonsiarresta