Il 13 di febbraio si tornera' in piazza con una grande
manifestazione nazionale per dire ancora una volta: NOVAT! A piu' di 80 anni
dalla stipula dei patti lateranensi che affermavano la contiguita' fra vaticano
e regime fascista e la successiva pervasivita' del cosiddetto "stato della
chiesa" in ogni ambito e agire della vita quotidiana e della gestione
politica ed economica di questo paese, ci ritroviamo a chiedere con forza il
diritto alla laicita', all'autodeterminazione, alla liberazione. Oggi come
allora il vaticano si unisce e si fa scudo delle nuove destre al governo per
riaffermare e reprimere.
Riaffermare il controllo del pensiero, delle azioni, delle relazioni sociali,
dell'amministrazione e dello smistamento di fondi di questo paese,
dell'appalto imprescindibile per la "gestione" della solidarieta',
mai slegata dall'assistenzialismo e dalla costrizione alla dipendenza
perenne di quanti, ad esempio, vengono oggi considerati i nuovi poveri e
bisognosi (immagini e linguaggio cattolici sempre piu' invadenti). Migranti,
clochardes, famiglie (ma che siano solo quelle, per carita'!) in difficolta',
donne che possono essere pilotate e gestite nelle scelte che potrebbero fare di
se stesse e del loro corpo.
Reprimere qualsiasi forma di dissenso, di opposizione, di manifestazione libera
e indipendente di un essere divers@ da un odioso quanto restrittivo concetto di
normalita'. Reprimere, tacciare come pericoloso per la morale comune quant@
hanno atteggiamenti sessuali non conformi, quant@ scelgono di vivere in
famiglie che non vogliono dipendere dal contratto di matrimonio per
considerarsi tali, quant@ scelgono di essere pront@ e giust@ per crescere un@
bambin@ a prescindere dal sesso di entrambi i genitori, quante scelgono (o
vorrebbero poterlo fare) di decidere in piena liberta' del futuro del proprio
corpo e delle cure mediche a cui sottoporsi, quant@ credono di poter decidere
se, ad un certo punto di sofferenze e negazione, la vita non vale piu' la pena
di essere vissuta, quant@ pensano che si possa conoscere il senso intrinseco
del rispetto, dell'amore, della fiducia, della solidarieta', della
passione, pur senza fare riferimento a nessuna religione.
Gli attacchi, le pressioni, le restrizioni da parte del vaticano a cui oggi
tutt@ siamo sottopost@ cominciano a diventare davvero opprimenti. Soprattutto
alla luce delle tante, troppe contraddizioni sempre piu' palesi e stridenti. Il
concetto piu' caro al vaticano e che per primo viene propagandato e' il
rispetto della vita!
Ma di quale vita si tratta? Evidentemente non quella che già esiste, non quella
che combatte ogni giorno per il rispetto e la sopravvivenza. Ciò che
sembra stare a cuore al vaticano è la vita in potenza, quella che è solo
"concepita", quella che ancora non respira.
Noi invece difendiamo e lottiamo accanto e per le vite che ci sono già.
Per le vite de@ tant@ migrant@, arrestate e umiliate nei centri di accoglienza,
C.I.E, C.A.R.A, sapendo bene che molte di queste strutture in italia sono
gestite dalla caritas, dalla croce rossa, dalla misericordia...tutte
organizzazioni cattoliche; per le vite di quant@ si battono ogni giorno per la
difesa della salute e dell'ambiente, della terra (esiste qualcosa di più vivo
di lei?!!).
Come sottovalutare il ruolo che la chiesa ha avuto proprio a Napoli nella lotta
contro l'apertura della discarica di Chiaiano. Le cave in questione,infatti,
sono state regalate dalla curia al governo, affinchè quest'ultimo potesse
andare avanti nelle sue politiche di distruzione dei territori.
O come non ricordare le battaglie de@ cittadin@ laziali contro l'elettrosmog
causato dall'indiscriminata proliferazione di antenne proprio di...radio
vaticana?!! Così come, se guardiamo al diritto all'abitare, ci rendiamo
subito conto di quanto questo ci venga negato perchè la Chiesa detiene la maggior
parte delle proprietà sul territorio locale e nazionale. Questo già ci
sembrerebbe sufficiente per dichiararci NO VAT; tuttavia non si può non tener
conto del peso che la Chiesa
ha nelle nostre vite di donne, trans, e lesbiche. Si parla di libertà di scelta
ad interrompere una gravidanza o meno, ad essere eterosessuale o no, ad
utilizzare metodi contraccettivi...ma allo stesso tempo si riparla di
crocifisso nelle scuole che ti possa ricordare sin da adolescente che il sesso
serve solo per procreare, che abortire è peccato perché uccidi una vita, che ti
condiziona nelle tuo essere perché ti ricorda "l´etica" da seguire se
vuoi essere una ragazzina con i valori che la società ti impone.
Contemporaneamente, a completare il disegno di disciplinamento della vite,
negli ospedali
troviamo gli obiettori di coscienza che cercano in tutti i modi di negarti la
libertà di scelta e ricordarti che stai compiendo un omicidio, in televisione
siamo costretti ad ascoltare le aberrità del nostro premier che ci "ricorda"
che spegnere la macchina che tiene in vita una donna è una scelta assurda
perché quest´ultima può ancora procreare, come nel caso di Eluana
Englaro...come abbiamo fatto a non pensarci?!?.
A tutto questo noi rispondiamo dicendo scomunicateci tutt@ perchè la donna non
è uno strumento di piacere, un oggetto da spostare da una parte all´altra,
perché soggetto debole e quindi di facile sottomissione, un banco di prova per
l´approvazione di leggi, non è nata per procreare, per essere l´angelo del
focolare, né per accudire, né per curare.
Essere donna, lesbica, trans significa LIBERTA´, significa DIGNITA´, significa
RISPETTO. Le lotte femministe, i movimenti lgbtiq ci hanno insegnato che
bisogna rompere il muro di indifferenza, spezzare le catene del sessismo e
urlare
forte il dissenso nei confronti di chi ci vorrebbe tutte uguali, tutte
sottomesse ad un potere machista, tutte rassegnate alle discriminazioni che
dobbiamo subire nella nostra quotidianità, alle violenze, morali o fisiche, che
ormai sono davvero all´ordine del giorno. Eppure qualcuno che si oppose alla
nascita di uno stato fascista e per di più cattolico c´è stato; oggi la No Vat ripercorre più che
mai quella resistenza, quella voglia di esprimere i proprio bisogni, il
desiderio di una democrazia possibile, quella vera, quella in cui non esistono
categorie sessuali e razziali, e soprattutto si è antifascist@. Oggi la
prerogativa del governo è quella di evocare famiglia ed eterosessualità come
modelli sociali unici, eppure i leaders dei partiti, soprattutto cattolici,
sono quasi tutti separati o divorziati, si dichiarano etero ed invece hanno
rapporti con gay e trans, si dichiarano proibizionisti ed invece fanno uso di
sostanze stupefacenti.
Forse qualcuno è un po´ confuso...Noi no invece, abbiamo chiaro in mente qual è
il nostro obiettivo, si chiama AUTODETERMINAZIONE.
Collettivo Femminista Pachamama - Napoli
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