No Protezione civile - Cronaca della giornata

18 / 2 / 2010

Si è svolto questa stamattina il presidio a Palazzo Chigi a Roma dei comitati aquilani 3e32, dei cittadini del Presidio contro la discarica di Chiaiano(Na), dei vigili del fuoco e di tutti quell@ che aderiscono alla compagna contro la riforma della Protezione civile.

Un presidio di protesta che intasca una parziale vittoria, a cominciare dal ritiro della riforma del decreto 195, decreto di fine emergenza rifiuti in Campania.
Una giornata di lotta contro la gestione dell'emergenza dei grandi eventi nel nostro Paese, dal G8 alla Maddalena agli appalti dell'Aquila, dai rifiuti in Campania ai mondiali di nuoto a Roma.

Oggi si sono inoltre chieste le dimissioni di Gianni Letta e di Guido  Bertolaso, coinvolti nelle recenti inchieste giudiziarie  per corruzzione, che fanno parte di tutta quella struttura detta "gelatinosa", ossia un miscuglio di dinamiche di potere e corruzione che hanno tenuto in scacco l'Italia in questi anni, spartendosi la torta degli affari legati alla costruzione delle grandi opere.

In tanti si sono affacciati al presidio dvanti Palazzo Chigi. Di Pietro e Donadi ad esempio che si sono allontanati subito dopo i fischi degli aquilani che li accusavano di fare passerella e dei napoletani che gli rinfacciavano l'appoggio a Vincenzo De Luca alle prossime regionali.
Ma piu' di tutti a fare le spese della rabbia che si respirava in piazza è stato Niccolò Ghedini, deputato Pdl e avvocato di Silvio Berlusconi.
Ghedini è passato tra i manifestanti forse convinto di non essere riconosciuto. Se l'e' data a gambe quando una volta riconosciuto i cittadini dei comitati lo hanno rincorso al grido di "ladro ! ladro !".

Ghedini si è dovuto rifugiare nella libreria Mondadori a pochi metri da Palazzo Chigi dove è intervenuta la polizia blindando l'accesso con la celere. Ghedini è stato fatto uscire dal retro solo un ora dopo.
Non sarà piaciuto al premier nemmeno lo striscione su Bertolaso esposto dai cittadini di Chiaiano. "Monnezza, appalti e ricostruzione - Un mare di corruzzione - Bertolaso Ladro in S.p.a.".

La Digos della questura di Roma ha identificato una decina di attivisti napoletani subito dopo la fine del presidio ritenendoli "responsabili" dello striscione.
Una lesa maestà insopportabile per i gelatinosi.

L'assemblea del pomeriggio è stato un momento importante per discutere intorno al nodo dei poteri straordinari come prassi amministrativa e per lanciare la mobilitazione del prossimo 6 marzo a L'Aquila lanciata dai familiari delle vittime della casa dello studente.


Antonio Musella, Presidio contro la discarica di Chiaiano (Na)

Contestazione a Ghedini

Ghedini contestato scappa in libreria