Oggi circa 10.000 studenti dei collettivi autonomi studenteschi di
Napoli hanno dato dato vita ad un corteo che ha inondato le strade della
città per manifestare ancora una volta la propria opposizione al
processo di distruzione della scuola pubblica ed alle politiche che
continuano a mettere sempre più in ginocchio il nostro paese.L
manifestazione attraversato il centro della città per poi concludersi
presso il palazzo della Regione Campania,dove gli studenti hanno
espresso il loro dissenso rispetto alla crisi del mondo della scuola e
rispetto,tra l' altro,anche al caro biglietto,che rischia di mettere in
ulteriore difficoltà gli studenti di questa regione.Successivamente gli
studenti si sono riuniti in assemblea per concentrarsi sugli
appuntamenti a venire.
Siamo scesi in piazza per ribadire che non
siamo disposti a continuare a subire le conseguenze di una devastazione
di cui non siamo i responsabili.Abbiamo deciso di inaugurare oggi l'
ennesimo autunno caldo di un percorso mai interrotto,di riprendere a
METTERE IN CRISI coloro che la crisi l' hanno creata,che la alimentano e
che ne teorizzano come sole vie d' uscita l' attacco indiscriminato ad
ogni sorta di bene comune,ad ogni ambito del pubblico ed alla democrazia
in generale nonchè la repressione totale di ogni forma di dissenso,la
criminalizzazione di chiunque tenti di creare alternative allo stato
delle cose attuale.Vogliamo ritornare a partire da oggi ad attraversare
la nostra città ,vogliamo far capire al nostro ministro della pubblica
(d)istruzione che non basta il tempo per far calare l' ombra sulla
dismissione dei nostri percorsi formativi,sul' aziendalizzazione del
nostro sistema di scuola ed università pubblica,sulla mercificazione dei
nostri saperi,sul' accantonamento dei nostri diritti.Vogliamo
dimostrare che non c' è silenzio che possa impedirci di fare rumore e di
far capire a tutti che gli studenti napoletani non smetteranno di
mobilitarsi per salvaguardare il proprio presente ed il proprio futuro.
Reclameremo
il nostro diritto a fare scuola in strutture a norma,sicure e non in
trappole mortali.Reclameremo il nostro diritto ad un sistema di welfare
basato sul' accessibilità e sulla vivibilità.
Viviamo una
realtà,quella meridionale,che accentua i nostri disagi,a causa di
processi che hanno portato a farci subire con particolare vigore gli
effetti di una crisi che non ha ne latitudini ne longitudini,ma che
mette in ginocchio in maniera "particolare" il sud di un paese la cui
programmazione economica scenari per noi apocalittici.
La
mobilitazione di oggi rappresenta per noi un punto di passaggio
fondamentale che dirige il nostro percorso dritto verso l' appuntamento
del16 Ottobre a Roma,scenario di un conflitto totalmente generalizzato e
pronto a presentare una vera opposizione compatta contro la crisi in
cui il nostro paese continua a sprofondare.
Insomma,ontinueremo a mobilitarci ed a lottare,continueremo a METTERLI IN CRISI,senza tregua..senza arrenderci...
Future Under Construction Kollective-Collettivi studenteschi autonomi di Napoli e provincia.