Oggi in centinaia, studentesse e studenti, medi ed universitari,
siamo scesi in piazza per rivendicare l’opposizione al DDL Buona Scuola
oggi in discussione al Consigli dei Ministri.
Abbiamo attraversato le
strade delle zone popolari del centro di Napoli, quelle zone che le
destre provano a invadere proponendo ricette populiste e xenofobe come
soluzione alla macelleria sociale di quei quartieri, mettendo in campo
forme di conflitto orizzontale, di guerra fra poveri.
Noi non ci stiamo.
Per questa ragione abbiamo coperto i loro slogan e contestato la loro
sede, protetta, come al solito, da decine di agenti delle forze
dell’ordine in antisommossa. Da quelle strade siamo poi arrivati al
museo nazionale, per dire che la cultura ci appartiene, dentro e fuori
le scuole e le università. Abbiamo scelto di prendere parola a Marzo
perché riteniamo che le mobilitazioni non possano fermarsi all’autunno.
Oggi ci siamo presi la primavera. Oggi abbiamo detto a voce alta che non
vogliamo essere condannati ad una vita di precariato. L’alternanza
scuola-lavoro nelle aziende partner degli istituti sancisce, da una
parte il definitivo abbandono delle politiche di finanziamento pubblico
alla scuola, dall’altra l’esportazione del modello “Jobs Act” nel mondo
della formazione. Lo strapotere che questa riforma conferisce ai
dirigenti scolastici, invece, è un’ulteriore passo verso una svolta
autoritaria delle istituzioni scolastiche.
Pretendiamo una scuola
pubblica, laica, democratica. Allo stesso tempo rivendichiamo il diritto
a decidere del nostro futuro, prendendo parola con ogni mezzo
necessario. Ci opponiamo ad un governo che criminalizza il dissenso e
che suggerisce di colpire i collettivi studenteschi, che invece sono
presidio di democrazia nelle scuole.
Non moriremo precari, e ci
prenderemo tutto. #BlockBuonaScuola #12M
Coordinamento KAOS