Napoli - Assemblea internazionale contro il G7 di Taormina

Domenica 7 Maggio, Assemblea: Ore 14:00 – Ex-Asilo Filangieri- Napoli

30 / 4 / 2017

Il 26 e il 27 Maggio a Taormina, in Sicilia, si riunirà il G7 per confrontarsi su cyber controllo, smart city, lotta al terrorismo. Noi sappiamo benissimo di cosa si sta parlando, in realtà, quando si parla di “sicurezza”. La deriva fascista, razzista ed autoritaria del Governo Gentiloni che, coi decreti Minniti sulla sicurezza, ha dichiarato apertamente guerra ai poveri ed ai migranti ce lo dimostra. E, ancora, quando al G7 si parla di “lotta al terrorismo” sappiamo benissimo che ci si sta solo accordando per aggredire nuovamente i popoli del medioriente e spartirsi le loro risorse. 

Proprio questo vertice rivestirà un ruolo particolarmente rilevante, per la fase politica in cui avrà luogo: non solo si tratterà della prima volta di Donald Trump tra i potenti del mondo, ma si inscriverà in un momento decisivo rispetto a temi quali quelli delle migrazioni e della guerra. L’occidente dei capitalismi finanziari, dagli Stati Uniti all’UE, sta esasperando le politiche razziste di limitazione della libertà di movimento dei migranti, politiche che porta avanti già da anni. Se da un lato espulsioni, rafforzamento dei confini, riduzione dei diritti, sono le forme legislative con cui non solo Trump, ma anche la progressista Europa stanno affrontando i nuovi flussi migratori provenienti da Africa e Medio Oriente, dall’altro queste stesse potenze si rendono fautrici di attacchi armati e bombardamenti.

Nel frattempo, le destre eversive, sfruttando le peggiori pulsioni delle popolazioni occidentali, si rafforzano alimentando l’esasperazione sociale e l’orizzontalizzazione del conflitto sociale. Così la guerra tra poveri prende il posto della lotta dei subalterni ai poteri e agli sfruttatori. Salvini e i sovranisti di casa nostra non sono che la punta dell’iceberg di un processo che si è reso evidentissimo con l’elezione di Donald Trump negli USA e che vive nella crescita del Front National francese e delle destre xenofobe di tutta Europa. 

Su questo scenario si innestano i diversi conflitti internazionali, tra guerre civili, guerre in atto e guerre in procinto di scoppiare. La situazione mediorientale e le tensioni in estremo oriente arricchiscono i produttori d’armi e soddisfano gli interessi dei potenti, mentre le funeste conseguenze dei conflitti ricadono inevitabilmente sui civili.

Tutto questo arco di discussione avrà luogo nella zona d'Europa che ha forse il più alto tasso di disoccupazione; desertificata di servizi sociali in nome del debito e delle politiche di austerity dell'Unione Europea; piena di installazioni militari come il Muos; terra d'accoglienza ridotta a trincea per incarcerare i migranti; una terra spesso concessa al consumismo dei ricchi turisti di passaggio nel Mediterraneo; un'isola che vorrebbero immaginare e rappresentare come piena di folkloristici e compiacenti uomini con la coppola e che invece è piena di gente determinata a lottare per i propri diritti sociali, e per il proprio territorio.

Per queste ragioni in tante e tanti saranno in piazza a Taormina nei giorni del G7, così come sono state affollate le piazze di contestazione ai vari momenti preparatori al vertice, come accaduto a Lucca, e come sarà il 13 maggio a Bari, dove si riunirà il G7 economico. E come, dopo il G7, succederà ad Amburgo, in Germania, dove ci si prepara a contestare il G20 di Luglio.

Il prossimo 7 Maggio ci riuniremo a Napoli, perché è dalla città accogliente che l’11 Marzo ha respinto l’odio di Salvini che deve partire un grido di riscatto che chiede dignità per tutte le popolazioni, contro la guerra ed il razzismo. No al G7 di Taormina!!No al G20 di Amburgo!!