Montefibre,
tutti assolti dal disastro colposo.
Nessun colpevole per i veleni
sversati ad Acerra fino al 2004: il fatto non sussiste. Siamo di
fronte a una piccola Ilva di Taranto dove, al contrario, le toghe
hanno fatto esplodere le contraddizioni capitale-salute-ambiente. Per
87 degli 88 imputati del processo Montefibre arriva l’assoluzione
anche per omicidio colposo. Invece sette su otto imputati sono stati
condannati per un unico episodio di omicidio colposo. Il giudice ha
riconosciuto solo il danno esistenziale per gli operai che si sono
costituiti parte civile.
Un territorio inquinato dalla diossina e che
oggi ospita il più grande inceneritore d’Europa non saprà chi
sono i responsabili del disastro. La storia si ripete come per il
processo a Impregilo, Bassolino&company sull’emergenza rifiuti:
tutti i reati caduti in prescrizione. La Campania, le province di
Napoli e Caserta, hanno subito per oltre decenni l’impatto di un
sistema industriale prima e della pianificata emergenza rifiuti dopo.
La magistratura non è riuscita a trovare colpevoli e ha scelto di
non procedere anche quando si è ritrovata le prove sulla scrivania.
Eppure il 30 luglio è stato presentato lo studio degli scienziati
Antonio Giordano e Giulio Tarro, “Campania, terra di veleni”,
sull’aumento delle malattie tumorali nella regione e in quelle
stesse province: +15% di donne tra i 30 e 35 anni con cancro alla
mammella, tumori allo stomaco, linfomi e altre patologie che non
esistono in altri territori o che riscontrano percentuali molto più
basse. Giordano ha più volte ribadito: “il Dna dei cittadini è
bucato, indebolito”. Un filone della scienza mondiale lancia da
tempo l’allarme di quello che si puo’ definire un Biocidio: dal
disastro ambientale a quello sanitario, come lo ha definito il
senatore Ignazio Marino. Secondo il luminare Giovan Giacomo Giordano,
padre di Antonio, 40 anni fa le bonifiche avrebbero garantito
risultati solo nei futuri 150 anni.
Oggi, invece, nessuno parla di
bonifiche e i potentati nazionali della sanità deridono oppure
ostacolano le ricerche indipendenti. Insomma il capitale distrugge
l’ambiente e la salute, la politica tace e la magistratura assolve.
Ma è pur vero che nessuno potrà sottrarsi in futuro alle
responsabilità di fronte alla Storia.
Un disastro ambientale senza colpevoli
Montefibre di Acerra: impunità per chi avvelena l’ambiente
di Giuseppe Manzo
6 / 8 / 2012