Il libro
La ristrutturazione del sito
produttivo della Fiat a Pomigliano d’Arco costituisce un importante
«laboratorio» per la riorganizzazione della produzione e del lavoro e
soprattutto per la forma delle relazioni industriali. Qui l'impresa è
all'opera per completare il processo di integrazione della forza lavoro
nel regime di dominio del capitale. A beneficiarne direttamente sarà la
multinazionale sul piano globale; avrà un’enorme rilevanza negli altri
settori produttivi non necessariamente manifatturieri. I dispositivi
dello sfruttamento del lavoro sono destinati a intensificarsi, dentro e
fuori la fabbrica. Dentro e oltre la crisi globale. Questa è
sinteticamente la tesi sostenuta dagli autori del libro. Una storia di
trasformazione produttiva vista dal lato del lavoro e delle sue
possibili forme di organizzazione.
Ma obiettivo del libro è anche svelare il potente intreccio costituito
dalla rappresentazione dei fatti avvenuta sui principali media
nazionali; il ruolo giocato dalle attuali forze di governo; il vuoto di
analisi dei maggiori partiti del centro-sinistra; le debolezze
interpretative gravi del livello confederale della stessa Cgil. Perché
l’esempio di Pomigliano è destinato a diventare la pietra miliare del
nuovo livello di sfruttamento imposto alla classe operaia dei paesi
ricchi e della rinuncia ad alcuni diritti, fondamentali anche per la
sfera della cittadinanza.
Presentazione del libro-inchiesta edito da DeriveApprodi "Nuova Panda: schiavi in mano".
Modello Fiat? Schiavi in mano!
Mercoledì 26 Gennaio 2011 alle ore 20 presso il centro sociale Astra19 al Tufello, verso lo sciopero del 28 gennaio.
22 / 1 / 2011