Questa mattina oltre 2000 migranti e antirazzisti milanesi si sono radunati in una piazza della Scala blindata e completamente transennata per volontà del vice-sindaco- sceriffo De Corato. Nonostante questo, un corteo vivace ha attraversato il centro cittadino al grido di "Siamo tutti antirazzisti, siamo tutti clandestini", colorando la città di giallo e di tutti i colori del mondo.
Alle 12.30, in tre luoghi simbolo delle politiche securitarie xenofobe dell'amministrazione milanese, sono "comparsi" degli striscioni gialli di protesta e di rivendicazione di diritti inalienabili.
L'ottusità di chi vede la lotta di migranti e antirazzisti come un problema di ordine pubblico e considera i loro corpi come oggetti di cui abusare, da rinchiudere ed espellere, aveva posto il veto sulla presenza di parole scomode ("stupri") negli striscioni. La Digos aveva proibito la comparsa di scritte che riteneva offensive, ma anche questo, come le transenne di De Corato, non è servito a mettere in silenzio il grido antirazzista che si è levato oggi a Milano, come in altre città di tutta Europa: in una trentina, tra migranti ed antirazzisti, hanno raggiunto il C.I.E. di via Corelli per portare il colore giallo della giornata dello sciopero dei migranti nel luogo dove quotidianamente si compiono abusi su migranti. Durante il presidio, dall'alto cavalcavia della tangenziale che sovrasta via Corelli è stato calato lo striscione "Basta violenze, soprusi e stupri: chiudere i C.I.E"
"Permessi di soggiorno per tutti gli stranieri" è lo striscione apparso davanti alla questura
"Migrare non è reato" è lo striscione apparso davanti al tribunale
Alle 18 nuovo concentramento in piazza Duomo e fiaccolata/corteo fino piazza Cairoli, con interventi e concerto.
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