Continuano le attività al Teatro Vittorio Emanuele occupato l'altro ieri da lavoratori dello spettacolo e della conoscenza, attivisti, studenti i sostegno del teatro Pinelli sgomberato.
Per seguire le iniziative www.teatropinellioccupato.it
RASSEGNA STAMPA
Da Il Manifesto del 21 gennaio 2014
Sgomberato il Teatro Pinelli di Eleonora Corace
Quando siamo entrati era come un posto evacuato per un allarme nucleare: carte sparse per terra, armadietti ancora aperti, caschi da lavoro gettati ovunque». Così Claudio Risitano, attivista del Pinelli, ha descritto la scena che si è presentata agli occupanti quando, il 25 aprile scorso, sono entrati in quello stabile abbandonato, trasformandolo in un Teatro Occupato. L’occupazione dell’ex Casa del Portuale, giunse come prosecuzione della prima che diede vita al Teatro «Pinelli» di Messina, quella del vecchio Teatro in Fiera avvenuta il 15 dicembre scorso e conclusa con lo sgombero del 14 febbraio.
Una volta dentro il nuovo edificio, i ragazzi del Pinelli si rimboccarono le maniche e iniziarono un duro lavoro di pulizia e restauro dei luoghi: rendendo agibili i bagni, riordinando stanze, bonificando il cortile, allestendo la biblioteca, l’info point e costruendo ex novo un palco. Una vera e propria boccata d’ossigeno per una città cronicamente disadorna di spazi sociali e culturali, in cui persino la programmazione del teatro storico della città è saltata per mancanza di fondi. Domenica scorsa, però, il brusco risveglio per undici occupanti, sgomberati alle 7,30 dalla polizia e dai carabinieri, oltre che da una squadra di vigili del fuoco. Gli attivisti che si trovavano nello stabile sono stati identificati, mentre quattro di loro sono stati denunciati per concorso, invasione di edifici pubblici e spettacoli non autorizzati. A sporgere denuncia il commissario liquidatore della cooperativa che fino a due anni fa gestiva lo stabile. Mentre porte e finestre venivano sigillate, fuori dal Teatro Occupato si è raccolta una folla di attivisti e semplici cittadini, tra cui spiccavano tre assessori dell’amministrazione comunale. Desta preoccupazione, tra l’altro, la sorte del murales realizzato sulla facciata del teatro sgomberato dallo street artist di fama mondiale «Blu».
«Abbiamo perso una battaglia, non la guerra», è stato il commento dei ragazzi del Pinelli, vittime del secondo sgombero in meno di un anno. E alle parole hanno fatto seguire i fatti occupando il Teatro storico di Messina: il Vittorio Emanuele. Un altro «posto stuprato», non abbandonato ma «colonizzato e spolpato dal clientelismo e dalla malagestione». Dopo una notte passata sul palco, gli attivisti hanno indetto un’assemblea insieme alle maestranze del Vittorio Emanuele, che lottano per la stabilizzazione – nel caso degli orchestrali precari da sedici anni – e per il rilancio dell’Ente Autonomo Regionale da cui dipende in larga parte il panorama artistico cittadino. Solidale con il Pinelli,insieme al giurista Ugo Mattei, il sindaco Renato Accorinti, che ha ricordato il coinvolgimento nell’occupazione del Teatro in Fiera prima della vittoria elettorale.
Da La Provincia di Messina
Messina. I "Pinellini" occupano il Teatro Vittorio Emanuele di
Claudio Panebianco
“Noi non ci fermeremo, continueremo ad occupare” . Gli attivisti del movimento Teatro Pinelli Occupato l’avevano annunciato questa mattina dopo lo sgombero dell’Ex Casa del Portuale, stabile che ormai da quasi un anno era diventato sede fissa dell’apparato di lotta. L’opinione pubblica di certo si aspettava un altro colpo di scena, un ritono alle ZTL tanto amate dai Pinellini ma mai la cittadinanza avrebbe pensato al “colpaccio” messo a segno proprio in queste ore.
Gli attivisti hanno infatti deciso di lanciare un messaggio chiaro e forte alle istituzioni, decidendo di occupare, in serata, precisamente alle ore 23:00, il Teatro Vittorio Emanuele; dopo essersi introdotti all’interno della struttura forzando una porta secondaria, i ragazzi hanno dichiarato dal palco la liberazione dell’immobile, il quale da mesi ormai è interessato da colpi di mano amministrativi che hanno lesionato gravemente l’offerta teatrale cittadina. Ma quale il perchè di questa scelta? A chiarire le motivazioni ci hanno pensato i membri del movimento attraverso la Pagina Facebook Ufficiale, rendendo noto l’atto: ”Dopo l’abuso di stamattina, il teatro Pinelli decide di riaprire un altro spazio simbolo della morte della cultura. Ucciso da decenni di devastazione e saccheggio operati dai poteri pubblici, il teatro Vittorio Emanuele è di nuovo libero: vi aspettiamo!” , recita il post pubblicato pochi minuti fa. Il Teatro simbolo della città è adesso occupato dagli stessi messinesi che per mesi hanno reclamato l’attenzione degli apparati regionali, senza ottenere risposte ed unicamente rimanendo con un pugno di mosche in mano. Adesso il grido di rivolta, a quanto traspare dalle dichiarazioni dei Pinellini, è giunto a livelli altissimi, un altro capitolo della rinascita culturale ed artistica messinese è appena iniziato.