Tratto da Repubblica.it del 07/04/10

Medicine con cannabis ai malati terminali la Regione Puglia autorizza e copre tutte le spese

La sostanza è destinata ai pazienti oncologici e a chi soffre di sclerosi multipla Ogni azienda locale dovrà garantire l´acquisto delle sostanze stupefacenti

7 / 4 / 2010

Stop alle lunghe trafile burocratiche e alle spese onerose per importare dall´estero farmaci a base di cannabis per i malati terminali. Da oggi paga la Regione Puglia. La delibera di giunta firmata a febbraio dall´assessore alla salute Tommaso Fiore autorizza l´erogazione dei cannabinoidi a scopo terapeutico a carico del servizio sanitario regionale, uno degli ultimi atti del I governo Vendola. In realtà il provvedimento si limita a recepire un decreto ministeriale del 2007, ma costituisce uno dei testi più avanzati in tutta Italia sull´utilizzo clinico della cannabis. Come la Puglia solo la Toscana.
 
Ogni Asl dovrà garantire la copertura totale dei costi per acquistare le sostanze stupefacenti e psicotrope destinate al trattamento del dolore nei pazienti affetti da cancro e da sclerosi multipla: una spesa mensile di circa 600-700 euro che prima potevano affrontare unicamente i più abbienti e comunque solo dopo un interminabile iter e attese di 5-6 mesi. Tra le patologie ammesse alla cura e al rimborso spasticità secondaria a malattie neurologiche, nausea e vomito non sufficientemente controllati indotte da chemioterapia o radioterapia, dolore cronico neuropatico non risponde ai farmaci disponibili.

Le regole da rispettare per ottenere la marijuana sono dettagliate. A prescrivere i medicinali devono essere specialisti in neurologia, oncologia e preposti al trattamento della terapia del dolore cronico e acuto dipendenti di strutture sanitarie pubbliche. Per la fase iniziale della somministrazione il paziente deve essere sottoposto a regime di ricovero, day hospital, percorso ambulatoriale o regime di assistenza domiciliare integrata.

Tre gli step burocratici. La prescrizione effettuata dal medico è autorizzata dal Direttore Sanitario dell´ospedale; la farmacia ospedaliera ricevuta la ricetta provvede a trasmettere all´Ufficio Stupefacenti del Ministero della Salute la richiesta di importazione; una volta ottenuto l´ok, emette l´ordine di acquisto per la durata della terapia prevista, massimo sei mesi. Il rinnovo è subordinato ad una valutazione positiva di efficacia e sicurezza.

Molte luci e qualche ombra sulla delibera: è tuttavia soddisfatto il presidente nazionale dell´Associazione Cannabis Terapeutica, Francesco Crestani. «Apprezziamo la volontà di dare una risposta - scrive in una lettera indirizzata alla giunta pugliese - ai tanti pazienti che non trovano una risposta alle loro sofferenze». Tra le richieste però l´eliminazione del ricovero coatto e l´estensione della terapia anche ad altre patologie.

Sabato intanto, patrocinata dalla Regione, si tiene a Bari la prima festa della semina in collaborazione con l´associazione Luca Coscioni. «Per promuovere la libertà di cura e di ricerca scientifica - spiegano gli organizzatori - l´assistenza personale autogestita e affermare i diritti umani di malati e disabili». Il dibattito sulla legalizzazione della canapa si terrà alle 17 nella sede di AltroMondoMusic a Palese. Ospiti associazioni antiproibizioniste, artisti, giocolieri, musicisti e dj.