Martina e il coraggio di dire la verità. E tu #dachepartestai?

Comunicato delle attiviste del Lab.Paz Project di Rimini

13 / 5 / 2013

 #dachepartestai? Noi dalla parte di Martina e di tutte le donne

Stop alla violenza della polizia!

Siamo donne e attiviste che il 17 novembre 2012 hanno contestato a viso aperto con i propri corpi l'ex ministro dell'Interno, attuale Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri.

L'abbiamo contestata per le orribili e ingiustificate violenze della polizia contro gli studenti nella grande giornata di sciopero europeo del 14 novembre.

L'abbiamo contestata per chiedere i numeri identificativi sulle divise degli agenti e perché come donne, non sopportiamo più la violenza e gli abusi della polizia che costellano la storia dei movimenti in questo paese.

Per questa contestazione siamo state denunciate per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, quando siamo state proprio noi ad essere strattonate, schiacciate e spinte per alcuni minuti da uomini/agenti in borghese, solo per aver esposto uno striscione con scritto: “Stop violenza polizia. Numeri identificativi subito!”.

Qualche giorno fa Michele Serra nella sua rubrica “L'Amaca” ha scritto che la condizione della donna nel nostro paese è speculare allo stato di crisi della nostra (non) democrazia. Quando la libertà di conquistare nuovi diritti e autonomia, di decidere per se e per il proprio corpo diventa un lusso per una società che deve essere ordinata, controllata, monitorata, scansionata, allora, dice Serra, si aprono le porte a varie forme di repressione, quelle domestiche e quelle dello Stato.

Il maschio impaurito e violento che cerca di ricondurre al proprio arbitrio la donna che cerca di liberarsi, diviene parodia della repressione che si fa sbirro, dell'autorità che si fa dittatura.

Per queste ragioni abbiamo deciso di scrivere queste poche righe e di rispondere all'appello di Martina perché quello che le è accaduto non accada più a nessuna di noi, perché la battaglia che Martina sta portando avanti insieme ai suoi/nostri compagni è una battaglia giusta, doverosa di tutti e tutte.

Una battaglia che ci parla non solo delle violenze del VII reparto mobile implicato anche nelle vicende di Genova e nel caso di Paolo Scaroni (ultras del Brescia massacrato di botte dal reparto  con lesioni permanenti) ma anche della condizione della donna nel nostro paese contro femminicidi e violenze sempre più crescenti. Basta Passività!

Per queste ragioni venerdì saremo davanti al tribunale di Bologna insieme a Martina.

le compagne del Lab.Paz Project di Rimini