Marghera - Rivolta: un tetto fotovoltaico per aiutare i senza tetto

Pannelli per produrre 100 kw di energia

28 / 8 / 2011

da Il Gazzettino di Venezia del 26 agosto 2011

Marghera. Il Centro sociale Rivolta raddoppia la dotazione dei tetti per l'emergenza freddo


Un tetto fotovoltaico per aiutare i senza tetto
Pannelli per produrre 100 kw di energia

Un tetto fotovoltaico per i senza tetto. Succederà al Rivolta, il centro sociale di Marghera, dove verrà installato un tetto fotovoltaico in grado di produrre 100 kw (un abitazione "lavora" con 3 kw). Significa che il Rivolta - che installerà i pannelli a spese proprie - venderà l'energia elettrica in eccesso all'Enel e con questi quattrini finanzierà il raddoppio dei posti per i senza tetto. Adesso il Rivolta ne ospita 24 in inverno. Arriverà a 50 letti.
La Giunta comunale ha approvato una delibera che prevede l'ampiamento della area dell'ex fabbrica Paolini & Villani, il prolungamento all'associazione Officina Sociale e l'approvazione dei nuovi progetti di sviluppo del Rivolta.
Secondo Michele Valentini del Rivolta: "E' il via libera ad un vero e proprio salto di qualità che ci accingiamo a compiere. Il nostro progetto, ora approvato dal Comune, prevede infatti a nostre spese e a costo zero per l'Amministrazione la realizzazione dell'impianto. Al termine della concessione ne trasferiremo la proprietà al Comune, che continuerà a beneficiarne per almeno altri dieci anni.
Assieme a questo progetto realizzeremo il completamento dell'ala che ospita la struttura per l'accoglienza delle persone senza fissa dimora, raddoppiandone la capacità di ospitalità d'emergenza. andiamo così incontro alla crescente domanda di aiuto da parte dei "nuovi poveri" abbandonati in strada".
In programma anche lo sviluppo di attività che fanno vivere il Centro sociale: "Dai corsi di lingua italiana agli sportelli per i migranti, dagli interventi con i senza casa alla campagne di informazione e azioni antidipendenze, dalle sale prova per gruppi musicali giovanili alla palestra popolare che apriremo negli spazi rinnovati. Da quando abbiamo occupato l'ex Paolini & Villani nel 1994, abbiamo strappato al degrado e abbiamo dato nuova vita ad aree industriali dismesse".


da La Nuova Venezia 26 agosto 2011
Rivolta, rinnovata la convenzione fino al 2026

Il Comune ha deliberato l’accordo con l’Officina Sociale: in arrivo pannelli solari e più posti per i «senza dimora»
Marghera. Al centro sociale Rivolta, l'ex stabilimento «Paolini e Villani», sarà installato un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica con una capacità di 100 KW. L'energia così incamerata sarà sufficiente a coprire l'intero fabbisogno del centro d'aggregazione sociale.

Lo utilizzerà per le sue attività, mentre quella rimanente sarà immessa in rete e tornerà in proprietà del Comune. «Un guadagno per tutti - commenta l'assessore alle Politiche Giovanili e all'Ambiente, Gianfranco Bettin - e un'esemplare operazione di ricorso all'energia pulita e rinnovabile. Mi auguro che altre realtà possano prendere esempio da questo progetto e compiere un'azione economicamente vantaggiosa ma allo stesso tempo rispettosa dell'ambiente».

I costi di acquisto e di installazione del tetto fotovoltaico saranno completamente a carico dell'associazione Officina Sociale, che dal 2004 gestisce l'attività di promozione di servizi sociali innovativi finalizzati all'integrazione sociale delle fasce di nuova povertà e nella riduzione del disagio giovanile. Per finire di pagare l'impianto, che alla fine del contratto passerà nelle mani del Comune di Venezia, l'Officina Sociale ha acceso un mutuo della durata di 14 anni. Per questo motivo, la convenzione che stabilisce l'affido in gestione della struttura comunale all'associazione, è stata rinnovata fino al 2026 (la scadenza, prima, era prevista al 2019). Un periodo sufficiente per incrementare l'attività del centro, che infatti - grazie al taglio delle spese elettriche - si appresta a svolgere nuovi lavori di ampliamento alla sua struttura e a incrementare sostanzialmente le proprie attività: la capienza dell'ala dedicata ai senza fissa dimora passerà infatti da 24 a 50 posti letto e saranno previsti nuovi locali in cui realizzare una sala prove e una nuova palestra popolare.


Saranno quindi potenziate le attività abituali quali i corsi di lingua italiana, le iniziative culturali, i dibattiti e le campagne di informazione. «Da quando abbiamo occupato il Paolini & Villani nel 1994 - dice Michele Valentini, portavoce del centro sociale Rivolta - abbiamo visto come lotta e autogestione siano state in grado di strappare al degrado e dare nuova vita alle aree industriali dismesse, sottrarle alla speculazione e restituire un pezzo di città all'uso comune, pubblico e collettivo. Siamo ancora convinti - conclude Valentini - che solo dal basso è possibile cambiare in meglio questo mondo».