Mai con Salvini. L’11 Marzo c’eravamo tuttə!

Appello di solidarietà per i 9 antirazzisti napoletani imputati.

11 / 3 / 2021

L'11 marzo del 2017 più di 10.000 persone scendevano in piazza per contestare la kermesse del leader della Lega Matteo Salvini alla Mostra d'Oltremare. Era la prima volta che la Lega si presentava a Napoli in maniera strutturata, dopo anni di insulti ai meridionali e in particolare ai napoletani. Tantissime le persone che raccolsero l'invito della rete "Mai con Salvini", sigla sotto la quale si erano riuniti centri sociali, movimenti e associazioni con l'intento di far desistere il leader della Lega dal tenere un comizio alla Mostra d'Oltremare a Napoli. 

In seguito il comunicato della Rete Antifascista Napoletana.

Tuttə noi ricordiamo quella dell'11 marzo 2017 come una grande e partecipata giornata di lotta. 

Non abbiamo paura di dirlo: rivendichiamo con forza quella giornata, crediamo - a distanza di quattro anni - che fosse fondamentale riempire quella piazza. 

È per questo che in questi anni abbiamo sempre espresso con ogni mezzo necessario la nostra solidarietà ai nove antirazzisti che rischiano di pagare un prezzo altissimo per aver partecipato a quella manifestazione.

La persecuzione del dissenso, l'uso politico del reato di devastazione e saccheggio, la criminalizzazione delle mobilitazioni di piazza non sono cosa nuova per noi. 

Dinanzi a questo scenario, abbiamo deciso di costruire un grande e partecipato presidio per il 22 aprile, giorno in cui è fissata la prossima udienza del processo a danno dei nove antirazzisti che insieme a tantə hanno contribuito alla costruzione di quei giorni di mobilitazione nel Marzo del 2017.

Chiediamo a tuttə i/le solidalə di mobilitarsi in occasione dell'11 marzo prossimo, a distanza di quattro anni da quella partecipatissima manifestazione. 

Chiediamo di prendere parola anche fuori dalla nostra città perché siamo convintə che la solidarietà sia uno strumento fondamentale e soprattutto trasversale, che oltrepassa i confini cittadini.

Troppo spesso la repressione ha colpito - e continua a colpire - chi frappone il proprio corpo alla barbarie, perseguendo con ogni mezzo necessario una trasformazione totale dello stato di cose presenti. 

Il prossimo 11 marzo a Napoli daremo vita ad iniziative diffuse sui territori, per riportare alla memoria collettiva le ragioni che portarono alla costruzione di quel corteo, per essere concretamente al fianco di chi rischia la propria libertà. 

Chiediamo a chiunque si riconosca nelle immagini, nei cori e nelle pratiche di quella giornata, di fare lo stesso.