Domenica 18 settembre: manifestazione contro tagli e privatizzazioni

Madrid: Verso un Caldo Autunno Europeo

da Fede, Paolo, Ciccio @ Madrid

23 / 9 / 2011

Lavapiés, sera prima del corteo: un vaso di sangria e una tapa, uno di noi ricorda che domani c'è la manifestazione a cui parteciperanno anche i compagni di Juventud sin Futuro, tutti ovviamente ce lo ricordiamo.  Ognuno di noi freme dalla voglia di continuare, anche in una città diversa ma che lotta per gli stessi obiettivi e le stesse rivendicazioni.

Siamo un po’ stupiti dal fatto che la “mani” sia di domenica, ma i compagni ci spiegano che l’agenda politica in questa fase è molto densa e la scelta si combina con la volontà di allargare la partecipazione.

Lascito eccezionale del 15M, e della straordinaria partecipazione che l’ha fatto vivere, sono le assemblee di “barrio”, espressione della volontà delle persone che, dal basso, decidono di organizzarsi. Cosi sono diventate in poco tempo uno dei corpi più vivi delle giornate di mobilitazione spagnole, composte da persone di tutte le età, da studenti, da precari e da lavoratori con famiglia.

Sono le 19:30, con la tranquillità che contraddistingue il popolo spagnolo, il corteo si concentra in Plaza de Cibeles, di fronte al Banco de Espana, e si accinge a invadere le strade del centro di Madrid.

“Abajo el regimen, sin miedo” è lo striscione di Jsf ; ci guardiamo attorno, curiosi: gli striscioni, le facce, i cartelli sono a volte incomprensibili, come gli slogan che i compagni urlano nei megafoni in una lingua diversa, ma che allo stesso tempo ci fanno sentire a casa.

Il corteo è eterogeneo, una folla colorata riempie calle de Alcalà; poco dopo la partenza, un flusso continuo fa crescere la “mani” fino a arrivare a 25 mila persone. Immersi in questo fiume di gente facciamo una visita a una sede di Caja Madrid, ora conosciuta come Bankia, perchè in questo mondo fatto al contrario si preferisce salvare  le banche piuttosto che investire nella sanità e nell'istruzione pubblica. Giunti a Puerta del Sol il corteo non si scioglie, ma si riunisce nella ormai consueta assemblea, altra eredità del 15M , che conclude la manifestazione, come ormai accade in molte città della Spagna. Qui si discute collettivamente degli appuntamenti futuri e dei progetti comuni. Domenica si è letto un comunicato in difesa dei diritti sociali, chiedendo alla classe politica di ascoltare le nostre voci e di fermare immediatamente i processi di  privatizzazione  e di tagli al Welfare. La PAH (Plataforma de Afectados por l'Hipoteca) ha convocato per il 25 settembre la manifestazione per il diritto alla casa.

Pur vivendo in un altra realtà nulla sembra essere cambiato.

La manifestazione di domenica è solo un’altra tappa di un percorso che vede protagonisti i giovani e i precari di tutta Europa che, privati dei propri diritti da una casta di politici e banchieri che impone politiche di Austerity, non hanno paura di scendere in piazza. In Puerta del Sol come sotto Palazzo Madama, il caldo autunno europeo sembra contaminare ogni città: le premesse e la partecipazione promettono una risposta concreta che parte dal basso contro la disgregazione sociale imposta dalla crisi globale e verso un alternativa reale e concreta.

Sin Miedo Abajo el Regimen... Continua

Fede, Paolo, Ciccio da Madrid