Numero impressionante di denunce da parte della Questura di Napoli

Liberati Monteleone e Rescigno. In arrivo 150 denunce per i fatti degli ultimi giorni

Dopo l'interrogatorio di garanzia Gino Monteleone e Franco Rescigno vengono liberati con obbligo di firma

24 / 7 / 2010

Oggi è stato il giorno dell'interrogatorio di garanzia per Franco Rescigno e Gino Monteleone due dei protavoce dei movimenti dei precari del Progetto Bros. Dalle prime ore del mattino circa 400 tra discoccupati ed attivisti dei centri sociali si sono radunati all'ingresso del carcere di Poggioreale dove erano detenuti dal 21 luglio scorso. L'interrogatorio di garanzia svoltosi sempre all'interno del penitenziario napoletano, ha visto la scarcerazione dei due portavoce dei movimenti di lotta, a cui è stato sottoposto l'obbligo di firma quotidiano come misura alternativa.

Gino Monteleone e Franco Rescigno sono stati liberati dal carcere di Poggioreale verso le 13:30 circa, all'esterno ad attenderli centinaia di persone che intanto avevano invaso Via Nuova Poggiorale all'esterno del carcere.

Una vittoria dei movimenti di lotta la loro scarcerazione, avvenuta nonostante la presa di posizione del Questore di Napoli Santi Giuffrè che proprio ieri aveva dichiarato su Repubblica che era certo della conferma degli arresti per Monteleone e Rescigno.

Infatti, subito dopo la scarcerazione dei due, la risposta della Questura non si è fatta attendere. Attraverso alcune agenzie di stampa i responsabili dell'ordine  pubblico hanno fatto sapere che ammonta a 150 il numero di persone denunciate per i blocchi ed i blitz avvenuti il 15, il 19 ed il 21 luglio.

Un numero da guinnes dei primati !
150 denunce in una unica soluzione giudiziaria !
Le denunce riportano i reati di : interruzione di pubblico servizio, invasione d'edificio, blocco stradale, resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Gli episodi oggetto delle denuncie redatte dalla Digos di Napoli diretta da pochi mesi da Filippo Bonfiglio, riguardano diversi episodi di lotta delle ultime settimane, dopo i ritardi del governo nazionale e della regione campania sullo sblocco dei fondi per il prosieguo del progetto di inserimento socio lavorativo Bros.

Giovedì 15 luglio i precari Bros organizzati occuparono la sede della Direzione Centrale del Lavoro, il Teatro San Carlo e la sede della Camera di Commercio, inoltre bloccarono i collegamenti marittimi con le isole del golfo con la loro presenza nelle acque del porto: durante questo episodio si verificarono anche scontri tra i disoccupati e le forze dell'ordine.

Lo scorso 19 luglio, invece, occuparono la sede del Comune e quella della Presidenza della Regione.

Ed ancora il 21 luglio,infine, il blocco del porto di Napoli, nuovamente via mare e l'occupazione del Museo Diocesano.

Lunedi' a Napoli ci sarà l'atteso incontro interistituzionale tra governo, regione, comune e provincia. Per la prossima settimana prevista anche una manifestazione dei movimenti napoletani in sostegno alla lotta dei precari del progetto Bros.

L'uscita dal carcere di Monteleone e Rescigno

Presidio al carcere di Poggioreale