Cortese
attenzione Segreteria Campagna Referendaria Acqua Pubblica
Cari/e amici/che e compagni/e dei movimenti per l’acqua,
Con questa lettera mando innanzitutto un caro saluto mio personale e dell’intera Fiom-Cgil alla vostra prossima assemblea nazionale fissata per il 18 - 19 settembre.
Lo
straordinario risultato della vostra raccolta di firme sui referendum per la
ripubblicizzazione dell’acqua segnala come qualcosa di importante stia
succedendo in questo Paese, dentro la società e dentro i territori.
E’ un segnale che fa ben sperare e, a questo proposito, vi comunico da subito
l’impegno del nostro sindacato e delle lavoratrici e dei lavoratori
metalmeccanici affinché il referendum giunga a buon fine e segni un punto di
significativo cambiamento in questo Paese su un tema importante come quello
dell’acqua, bene essenziale alla vita delle persone.
Come senz’altro sapete, anche il nostro sindacato è impegnato da mesi in un
durissimo conflitto, dentro la Fiat e non solo, per la difesa dei diritti,
della democrazia e della contrattazione collettiva.
La decisione di Federmeccanica di annunciare il recesso dal Ccnl metalmeccanico
del 2008, rende evidente la volontà di Confindustria e Governo di cancellare
l’esistenza stessa del Contratto nazionale in quanto tra le esigenze del
mercato e la concreta prestazione lavorativa, le imprese non vogliono più avere
alcun vincolo, tantomeno di carattere sociale, annientando così l’esistenza
stessa del sindacato.
Questo attacco senza precedenti alla democrazia, ai diritti del lavoro,
l’intenzione di privatizzare l’acqua e i beni comuni sono due facce della
stessa medaglia: quella con cui i poteri forti vorrebbero uscire dalla
drammatica crisi in cui il sistema globale è immerso, scaricandone gli effetti
ancora una volta sulle popolazioni e gli strati più indifesi della società.
La nostra mobilitazione e la vostra battaglia indicano invece un altro modo di
superare l’empasse: attraverso il riconoscimento e l’estensione dei diritti
sociali, l’affermazione di una reale democrazia e la riappropriazione di ciò
che a tutti appartiene. Sono entrambe battaglie per la democrazia, per la
giustizia sociale e per un diverso mondo possibile.
Come sapete,
abbiamo indetto una manifestazione nazionale a Roma per il prossimo 16 ottobre.
Lo slogan scelto “sì ai diritti, no ai ricatti, il lavoro è un bene comune” e
le 5 parole d’ordine “lavoro, diritti, legalità, democrazia, Contratto
nazionale”, vogliono farne una grande manifestazione per impedire che la crisi
possa essere utilizzata per cancellare i diritti, il Contratto nazionale, la
democrazia e la dignità nel lavoro.
La manifestazione è indetta dalla FIOM, ma è nostra intenzione costruire
quell’appuntamento, certamente come una manifestazione sindacale delle
lavoratrici e dei lavoratori, ma anche come un luogo pubblico e uno spazio
aperto, un momento di importante incontro tra diverse esperienze di lotta,
accomunate dalla medesima volontà di cambiamento.
Per questo, nel pieno rispetto dell’autonomia della vostra importante
esperienza, vorrei invitarvi a considerare la manifestazione nazionale del 16
ottobre anche come uno spazio per l’espressione della giusta lotta contro la
privatizzazione dell’acqua e dei beni comuni e per una loro diversa gestione
pubblica e partecipativa.
Se nell’ambito della vostra discussione valuterete positivamente questa
possibilità, potremo definire subito dopo un incontro all’interno del quale
confrontarci sulle reciproche esperienze e sulle modalità di una vostra
partecipazione e presenza a quest’importante appuntamento.
In ogni caso vi confermo l’interesse e la disponibilità a partecipare e intervenire alla vostra Assemblea nazionale di Firenze.
Con i più fraterni auguri di buon lavoro.
Il Segretario generale Fiom-Cgil
Maurizio Landini