Beni comuni e lavoro facce della stessa medaglia

Lettera della Fiom ai movimenti per l'acqua

Il segretario della Fiom Maurizio Landini scrive al Forum di movimenti per l'acqua

17 / 9 / 2010

Cortese attenzione Segreteria Campagna Referendaria Acqua Pubblica
Cari/e amici/che e compagni/e dei movimenti per l’acqua,

Con questa lettera mando innanzitutto un caro saluto mio personale e dell’intera Fiom-Cgil alla vostra prossima assemblea nazionale fissata per il 18 - 19 settembre.

Lo straordinario risultato della vostra raccolta di firme sui referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua segnala come qualcosa di importante stia succedendo in questo Paese, dentro la società e dentro i territori.
E’ un segnale che fa ben sperare e, a questo proposito, vi comunico da subito l’impegno del nostro sindacato e delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici affinché il referendum giunga a buon fine e segni un punto di significativo cambiamento in questo Paese su un tema importante come quello dell’acqua, bene essenziale alla vita delle persone.
Come senz’altro sapete, anche il nostro sindacato è impegnato da mesi in un durissimo conflitto, dentro la Fiat e non solo, per la difesa dei diritti, della democrazia e della contrattazione collettiva.
La decisione di Federmeccanica di annunciare il recesso dal Ccnl metalmeccanico del 2008, rende evidente la volontà di Confindustria e Governo di cancellare l’esistenza stessa del Contratto nazionale in quanto tra le esigenze del mercato e la concreta prestazione lavorativa, le imprese non vogliono più avere alcun vincolo, tantomeno di carattere sociale, annientando così l’esistenza stessa del sindacato.
Questo attacco senza precedenti alla democrazia, ai diritti del lavoro, l’intenzione di privatizzare l’acqua e i beni comuni sono due facce della stessa medaglia: quella con cui i poteri forti vorrebbero uscire dalla drammatica crisi in cui il sistema globale è immerso, scaricandone gli effetti ancora una volta sulle popolazioni e gli strati più indifesi della società.
La nostra mobilitazione e la vostra battaglia indicano invece un altro modo di superare l’empasse: attraverso il riconoscimento e l’estensione dei diritti sociali, l’affermazione di una reale democrazia e la riappropriazione di ciò che a tutti appartiene. Sono entrambe battaglie per la democrazia, per la giustizia sociale e per un diverso mondo possibile.

Come sapete, abbiamo indetto una manifestazione nazionale a Roma per il prossimo 16 ottobre. Lo slogan scelto “sì ai diritti, no ai ricatti, il lavoro è un bene comune” e le 5 parole d’ordine “lavoro, diritti, legalità, democrazia, Contratto nazionale”, vogliono farne una grande manifestazione per impedire che la crisi possa essere utilizzata per cancellare i diritti, il Contratto nazionale, la democrazia e la dignità nel lavoro.
La manifestazione è indetta dalla FIOM, ma è nostra intenzione costruire quell’appuntamento, certamente come una manifestazione sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche come un luogo pubblico e uno spazio aperto, un momento di importante incontro tra diverse esperienze di lotta, accomunate dalla medesima volontà di cambiamento.
Per questo, nel pieno rispetto dell’autonomia della vostra importante esperienza, vorrei invitarvi a considerare la manifestazione nazionale del 16 ottobre anche come uno spazio per l’espressione della giusta lotta contro la privatizzazione dell’acqua e dei beni comuni e per una loro diversa gestione pubblica e partecipativa.
Se nell’ambito della vostra discussione valuterete positivamente questa possibilità, potremo definire subito dopo un incontro all’interno del quale confrontarci sulle reciproche esperienze e sulle modalità di una vostra partecipazione e presenza a quest’importante appuntamento.

In ogni caso vi confermo l’interesse e la disponibilità a partecipare e intervenire alla vostra Assemblea nazionale di Firenze.

Con i più fraterni auguri di buon lavoro.

Il Segretario generale Fiom-Cgil

Maurizio Landini