Le Pussy Riot al Festival NoDalMolin

26 / 8 / 2012

Questa sera il Festival NoDalMolin ha segnato l'arrivo sul territorio vicentino delle Pussy Riot. Prima dell'esibizione dei ritrovati Derozer, alcune attiviste del gruppo "We Want Sex" sono salite sul palco con gli inconfondibili balaclava colorati per manifestare la loro solidarietà e il loro sostegno alle tre manifestanti e musiciste del famoso gruppo russo condannate a 2 anni di carcere lo scorso 17 agosto 2012 per "teppismo motivato da odio religioso", sanzione seguita da numerose critiche.


Non si tratta di un movimento confinato al paese controllato da Vladimir Putin; la mobilitazione che si sta propagando in tutta Europa, e non solo, è un chiaro segno della voglia di reagire dei cittadini di fronte alla continua negazione di libertà fondamentali come quelle sessuale e di espressione, nonché di affrontare un capitalismo che ormai non ha più nulla in comune con la democrazia.

Come hanno affermato le giovani donne vicentine, " le Pussy Riot vogliono la libertà da una società patriarcale e fortemente militarizzata, dal capitalismo, dalla religione, dalla morale convenzionale, della disuguaglianza". Tutto questo trova un terreno fin troppo fertile in Russia; anche Vicenza, purtroppo, non è esente dal problema della militarizzazione, sempre più presente in questo territorio. Dopo la costruzione della base Dal Molin, è di oggi, infatti, la notizia che presto un nuovo polo statunitense per l'addestramento militare sarà istituito nella Site Pluto di Longare.

Il Festival, così come le Pussy Riot, dimostra come sia possibile trovare importanti alternative in questo periodo di crisi che da troppo tempo viene preso come giustificazione a ingiustizie ed episodi di repressione a danni di cittadini costretti all'ignoranza e non consapevoli.

Le Pussy Riot al Festival No Dal Molin