Rappresentanza

Le elezioni regionali in Emilia Romagna e l'arroganza del PD

25 / 11 / 2014

L'analisi dei risultati elettorali la lasciamo a sicuramente più capaci politologi e opinionisti qui proviamo a guardare in faccia l'abisso tra rappresentanza e consenso che queste elezioni emiliane indicano, provando a sottolineare un paio di punti.

Astensionismo e Partito Democratico

Nessuno può “gestire politicamente” l'astensionismo, perchè è un anomalo animale complesso e dalle mille facce; una cosa però è chiara: il progressivo separarsi dell'esercizio del governo, dalle forme del consenso ovvero della democrazia. Questo dato per il futuro Partito della Nazione (ramificazioni territoriali incluse) non è un incidente di percorso, ma una strategia: Renzi che esulta per la vittoria del PD in Emilia Romagna non è matto, incarna questa forma di governo senza consenso. E la legge elettorale in cantiere è figlia di questa strategia.

All'esercizio del governo senza democrazia bisogna che gli attivisti sociali sappiano opporre la ricerca delle forme di democrazia più adeguate ed efficaci.

E' una battaglia strategica perché pensiamo che la politica del PD e dei suoi partiti satellite non sia capace di autoriforma. Semplicemente non è prevista. Osservate gli scandali che da anni colpiscono questa classe politica, associatele con l'incapacità di fermare questo treno in corsa e capirete di cosa parliamo.

Il film degli ultimi mesi in Emilia ci racconta questo: attivisti sociali che in mille forme chiedono un governo del territorio incentrato su maggiore giustizia sociale (partendo dalla questione delle politiche abitative) e una classe dirigente che semplicemente appalta la risposta politica a polizia e magistratura.

Uno sguardo a Destra

La Lega non è cresciuta nei consensi, ha mantenuto i suoi (e sicuramente molti voti grillini sono tornati nell'ovile nero), ma il dato fondamentale è una battaglia per l'egemonia a destra che la Lega sta vincendo. Le sue parole d'ordine sono razziste e false ma efficaci e questa crescita ha una pericolosa cornice europea. Politici e opinionisti non solo emiliani ci hanno “delicatamente” consigliato di ignorare il fenomeno pena dargli maggiore visibilità e pubblicità alle urne, ma noi facciamo altro nella vita rispetto ad organizzare il voto. Ci sembra invece che o si segnala il problema di queste formazioni razziste e neofasciste (Casapound e la sua alleanza con la Lega è un altro aspetto di questo problema) che si nutrono di populismi, crisi, frustrazioni, solitudini, guerra tra poveri e lo si combatte oppure esploderà drammaticamente.