Questa sera è passata al Senato con l'ennesimo voto di fiducia una manovra finanziaria che ancora una volta vuole far pagare la crisi a chi ha meno, a cominciare da precari e studenti, ma anche lavoratori dipendenti e pensionati; un provvedimento che oltre ad essere iniquo e classista, con un colpo di mano sferra un attacco deciso ai diritti del lavoro e così alla democrazia sostanziale nel nostro paese.
Nonostante sia l'inizio di settembre, l'autunno è già cominciato ieri con lo sciopero generale per continuare poi con un lungo presidio in Piazza Navona, durato tutta la notte e a cui hanno partecipato tanti precari, studenti e attivisti dei centri sociali romani, culminato oggi con gli scontri attorno al Senato. Una manifestazione della giusta rabbia e indignazione per quello che accadeva nei palazzi del potere.
Questa non è la fine, ma è solo l'inizio!
Mandiamo a casa il Governo Berlusconi, noi la crisi non la paghiamo!