Alcune centinaia di persone hanno preso parte alla "via Crucis" di
Chiaiano e Marano, una sorta di conferenza stampa pubblica e prolungata
in quattordici tappe che hannno segnato il percorso tra piazza
Matteotti, la Questura e il Comune di Napoli. Tappe scandite da letture
al megafono e cartelli corrispondenti, in cui venivano ricordate le
tappe del grande imbroglio sui rifiuti, degli accordi tra establishment e
interessi criminali, la violazione della democrazia, le tappe dei
pestaggi ai cittadini a Chiaiano (a partire proprio dal 23 e 24 maggio
per cui invece sono state applicate le misure cautelari agli attivisti),
le denunce formali, rimaste però lettera morta, sullo scandalo amianto
nella cava e quelle successive sugli sversamenti abusivi (sempre nel
parco delle colline di Napoli - l'ultima denuncia depositata in questura
all'inizio di marzo 2010 !).
Per ricordare chi sono state le vittime
e chi i veri carnefici di questa storia...
In piazza è stato
distribuito l'appello con le tante adesioni in sostegno della lotta di
Chiaiano e Marano e in generale delle popolazioni campane che si battono
per il diritto alla salute, come sta avvenendo anche a Terzigno e
Boscoreale per le discariche sul Vesuvio. E insieme è stata mostrata la
documentazione sulle denunce recenti fatte contro la devastazione
ambientale, e l'incartamento dell'inchiesta contro gli attivisti, così
chiunque ha potuto verificare se c'era un solo elemento a sostegno del
ritorno dell'infamante refrain che descrive la resistenza contro la
devastazione ambientale come un coagulo di "lazzari e camorristi"...!
Infine l'ultima tappa della via Crucis ha annunciato le prossime mosse: un'assemblea aperta ai movimenti nella sala del consiglio comunale di Marano il 7 aprile e un corteo per la difesa della democrazia, del diritto al dissenso e alla salute, che si terrà il primo maggio a Chiaiano con la partecipazione di alcuni dei firmatari dell'appello.
Presidio dei cittadini e delle cittadine di Chiaiano e Marano