Verità e Giustizia per Stefano Cucchi

La società dei difensori

"C'è un virus che striscia tra le forze dell'ordine di questo paese e le forze politiche in alcuni casi lo legittimano". A parlare l'autore del libro Acab, Carlo Bonini. Il giornalista e scrittore commenta con noi la vicenda di Stefano Cucchi

11 / 11 / 2009

Hai lavorato molto sul tema della polizia e anche il tuo libro "Acab" ha portato alla luce diversi problemi che tutt'ora esistono. In Italia, l'ultima vicenda di Cucchi ce lo ricorda, ci sono una serie di episodi legati all'abuso di potere da parte della divisa. Alla luce di quello che tu hai scritto che cosa ne pensi?

Potremmo parlare di una certa iconografia del nemico che hanno le forze dell'ordine, parlo ad esempio delle figure dell'ultrà, il tossico, lo straniero, il ragazzo dei centri sociali. Secondo te questo tipo di immaginario influisce sul loro operato e anche sulla percezione che hanno della loro impunità? Si sentono più legittimati ad usare violenza?

Il quotidiano 'La Città' di Teramo ha reso pubblica la registrazione di un dialogo tra guardie carcerarie di un penitenziario e si sente chiaramente uno di loro dire: "i detenuti non si massacrano in sezione, si massacrano sotto, abbiamo rischiato una rivolta e il negro ha visto tutto". Questa registrazione ci dà la dimensione di un certo tipo di approccio delle forze dell'ordine nei confronti dei problemi dentro il carcere, quasi di una prassi della violenza, abituale.

Intervista realizzata ai microfoni di Radio Kairos per la trasmissione Spotlight, che andrà in onda domani dalle 13.00 sui 105.85 FM a Bologna e in streaming audio su www.radiokairos.it.

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