Fonte: Il Gazzettino.it 08.08.09

La sfida dei vu' cumprà: «Vengano i soldati, noi non lasceremo Venezia»

Ieri sopralluogo dei Lagunari a San Marco e Rialto, ma gli ambulanti non si arrendono: «Non è questa la soluzione»

8 / 8 / 2009

Primo sopralluogo del Lagunari ieri mattina a San Marco e Rialto, in vista dell’avvio del servizio di sorveglianza prevista per martedì prossimo. Alcuni responsabili dei militari hanno verificato, assieme alla questura, i luoghi nei quali si svolgerà il servizio, previsto dal Comitato per l’ordine pubblico che, grazie all’impiego dei Lagunari, conta di liberare polizia, carabinieri e finanzieri per altre attività sul territorio.

Nel frattempo monta la protesta contro l’arrivo dei militari in città: il comitato dei vu’ cumprà, dopo aver inizialmente reagito con ironia, vuole vederci chiaro. «Eravamo rimasti d’accordo con il comandante Agostini che ci avrebbe fatto avere notizie per cercare di risolvere la nostra questione – spiega un portavoce – non se n'è più saputo nulla. Tutti noi appartenenti al comitato avevamo la licenza regolarmente rilasciata dal Comune. La legge regionale che ci ha messo fuori norma è assurda. Qualsiasi altra categoria, vedi i venditori di grano, sarebbe stata risarcita».

«Perché con noi non è successo - spiega il portavoce - Per quale motivo agli altri si e a noi no? Vorrei che fosse chiara una cosa: noi Venezia non la lasciamo. Né con, né senza l’esercito. Molti di noi vivono in città da oltre dieci anni. Alcuni hanno sempre fatto gli ambulanti. Altri, come me ad esempio, hanno fatto altri lavori. Figuriamoci se in un periodo di crisi come questo, quand’è difficile per tutti trovare lavoro, abbandoniamo l’unica nostra fonte di reddito. Mi piacerebbe sinceramente che chi si riempie la bocca di promesse e di proclami, rispondesse a questa semplice domanda: cosa dovremmo fare noi? Eravamo in regola ed abbiamo un lavoro. Ora che ci hanno tolto l’autorizzazione cosa dovremmo fare secondo questi signori? Sto ufficialmente cercando lavoro come muratore. Se qualcuno cerca un uomo da cantiere, si metta in contatto con me tramite il giornale».

«Io però - conclude - finché non avrò certezze, continuerò a vendere borsette. Mai un senegalese farà la carità. L’ultima volta che ho accettato una proposta di lavoro, che veniva di fatto dal vicesindaco Vianello, ho lavorato 15 giorni alla Biennale. Poi? Finita, arrangiati mi hanno detto. Ecco perché continuo a vendere borsette. È un lavoro onesto, che mi da mangiare. A me come ai miei colleghi. Bisogna trovare soluzioni, non chiamare i soldati, che tanto, come già detto, non serviranno a farci andar via».