Un'operazione della Digos della Questura di Napoli stamattina ha
portato al fermo di cinque persone, prelevate all'alba nelle loro
abitazioni. Tre attivisti del Laboratorio Insurgencia una delle
principali anime del Presidio permanente contro la discarica di
Chiaiano e Marano, ed altri due giovani residenti nel quartiere a nord
di Napoli.
L'accusa per tutti è quella di aver partecipato alle mobilitazioni
contro l'apertura della discarica di Chiaiano, in particolar modo
quelle del maggio del 2008.
L'inchiesta della Procura di Napoli porta all'applicazione degli
arresti domiciliari per Pietro Spaccaforno ed all'obbligo di firma
quotidiano per Egidio Giordano, Davide Brignola e gli altri due giovani.
I fatti contestati, riguardano il presunto danneggiamento di un'autobus
avvenuto durante le violentissime cariche della polizia che il 23
maggio del 2008 portarono al ferimento di decine e decine di cittadini
che protestavano a mani alzate contro l'avanzata della polizia. In
quell'occasione molti poterono testimoniare anche la violenza
esercitata nei confronti della stampa, Romolo Sticchi giornalista del
Tg 3 fu manganellato e gli fu distrutta la telecamera.
Una giornata di inaudita violenza delle forze dell'ordine contro i
cittadini in mobilitazione che continuò il giorno seguente, il 24
maggio con nuove cariche che portarono al ferimento di due cittadini
che cadderro da un parapetto, inseguiti dai carabinieri che caricavano,
facendo un volo di oltre dieci metri riportando la rottura di entrambe
le gambe.
Questo il contesto reale in cui si svolsero i fatti.
Per le lotte di Chiaiano i processi ormai non si contano più, oltre
quaranta le persone rinviate a giudizio a vario titolo, in quella che è
stata senza dubbio la lotta più matura contro il ciclo dei rifiuti in
Campania, capace di fare esposti in Procura contro gli sversamenti
abusivi di rifiuti, capace di smascherare l'occultamento dell'amianto
ritrovato nella cava dall'esercito e dalla Protezione Civile, capace di
vivere in diverse lotte nel nostro paese.
Il prossimo 1 maggio il Presidio permanente contro la discarica di
Chiaiano e Marano copirà il suo terzo anno di attività, a dimostrazione
di come, la sedimentazione di quel processo di trasformazione sociale e
ribellione si sia sedimentato nonostante la repressione, nonostante le
botte, nonostante l'apertura della discarica.
Nessuna fredda vendetta può fermare la determinazione di chi, alla luce
del sole, ha deciso di riprendersi la possibilità di scegliere sul
proprio futuro.
Oggi come ieri....
No Pasaran !!
Liberi tutti ! Liberi Subito !
Operazione di polizia a Napoli contro attivisti di Insurgencia
La fredda vendetta contro Chiaiano
29 / 3 / 2010
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