Internet, fallimento Italia: è solo 50esima nel mondo

Lo afferma il Global Information Technology Report del World Economic Forum. Il rapporto si basa su un indice elaborato a partire da 54 parametri, penetrazione del Web e diffusione degli smartphone, ad esempio. Al primo posto la Finlandia, poi Singapore. "Un aumento del 10 % dell'indice porta a una crescita dello 0,75% del Pil"

12 / 4 / 2013

Nonostante l'economia digitale continui a produrre Pil e posti di lavoro in tutto il mondo da anni, l'Italia è fortemente indietro nella capacità di sfruttare la "Tecnologia dell'Informazione".

Lo afferma il Global Information Technology Report del World Economic Forum, che ci vede al 50/o posto sui 144 paesi monitorati.

Il rapporto si basa su un indice elaborato a partire da 54 parametri, dalla penetrazione di Internet alla diffusione degli smartphone alla disponibilità di capitali.

Al primo posto quest'anno sale la Finlandia, che era terza lo scorso anno, con un indice pari a 5,98.

A seguire ci sono Singapore (5,91) e la Svezia, e completano la top ten nell'ordine Olanda, Norvegia, Svizzera, Gran Bretagna, Danimarca, Usa e Taiwan.

L'Italia, con un indice di 4,18, si piazza ad un terribile cinquantesimo posto, davanti solo alla Grecia e dietro, oltre che a tutti i principali competitor, anche a paesi 'esotici' come le Barbados, la Giordania o Panama.

"In Europa - sottolinea il documento - l'indice rivela una profonda divisione tra le economie del nord e gli altri paesi che è preoccupante.

Non basta migliorare l'accesso alle tecnologie, bisogna creare migliori condizioni per le imprese e l'innovazione".

Lo studio del Forum sottolinea anche come l'economia digitale sia un generatore di Pil e posti di lavoro: "La digitalizzazione ha aumentato il Pil mondiale di 193 miliardi di dollari negli ultimi due anni, creando 6 milioni di posti di lavoro - spiega il rapporto - un aumento del 10% dell'indice di digitalizzazione di un paese porta a una crescita dello 0,75% del Pil procapite, e a una diminuzione della disoccupazione dell'1,02%".