Truffata da agenzia immobiliare

Famiglia di ivoriani sotto sfratto

Disoccupati a causa della crisi, i genitori di un bimbo di 10 anni e di una bimba di 15 mesi, con un anziano invalido a carico, non riescono a pagare l'affitto. Il 17 novembre lo sfratto diventerà esecutivo

8 / 11 / 2009

La Rete Diritti in casa segnala il caso di una famiglia extracomunitaria che, pur lavorando regolarmente in Italia da molti anni, rischia di finire in mezzo a una strada. Sarebbero infatti stati vittime di una truffa da parte di un'agenzia immobiliare.

La signora Clara Badia è una donna ivoriana che da 19 anni abita nel nostro Paese. Ha sempre lavorato e ha così potuto crescere con serenità i suoi due bambini di 10 anni e 15 mesi. Otto anni fa ha affittato un appartamento di circa 80 metri quadri in via Jenner tramite un'agenzia immobiliare di Parma. Pattuisce 540 euro al mese, più una cifra non molto alta per le spese condominiali.

Clara firma il contratto, deposita la cauzione, paga gli affitti. Tutto fila liscio per anni: ogni mese la famiglia consegna i soldi in mano alla titolare dell'agenzia, che rilascia una ricevuta. Poi, due anni fa, si scatena l'imprevisto: un'importante società immobiliare contatta la signora, le chiede innanzitutto che cosa ci faccia nell'appartamento e le intima il pagamento di circa 5mila euro in quanto morosa delle spese condominiali per tutti quegli anni. Lei fa notare di avere sempre regolarmente pagato all'agenzia immobiliare. Viene così a scoprire che questa non aveva mai ricevuto mandato dal proprietario per affittare la casa. A questo punto, la società immobiliare sporge denuncia contro la titolare dell'agenzia, mentre il tentativo di fare la stessa cosa da parte di Clara Badia viene rigettato da carabinieri, polizia e guardia di finanza. Fortunatamente, il proprietario della casa accetta di stipulare con la famiglia di ivoriani un nuovo contratto d'affitto.

A questo punto, è la crisi economica ad abbattersi sulla famiglia: sia la signora Badia che il compagno perdono il posto di lavoro, in più dopo la perdita della madre Clara deve occuparsi del padre invalido. Pagare regolarmente l'affitto diventa impossibile, scatta la procedura di sfratto. Che il 17 novembre diventerà esecutivo. Una famiglia di persone oneste, con un bimbo di 10 anni, una bimba di 15 mesi, un anziano invalido, una madre disoccupata e un padre che da soli due mesi ha un contratto a termine rischia di perdere tutto, senza alcuna tutela. Per Clara e i bimbi si prospetta forse una Casa d'accoglienza, per il padre invalido e il compagno nulla. La Rete Diritti in casa oggi ha manifestato per far conoscere la storia di questa famiglia, chiedendo un intervento immediato dei servizi sociali.


articolo Informazione Parma del 7/11/2009