Venezia
(15 aprile) - Richiesto da almeno dieci anni dai sindacati di polizia,
promesso più volte, ma ancora rimasto nel libro dei sogni, verrà
realizzato anche in Veneto un Centro di identificazione ed espulsione.
Dovrà accogliere gli immigrati clandestini prima dell’accompagnamento
alla frontiera. Sorgerà sicuramente vicino a uno dei due principali
aeroporti, il "Marco Polo" di Tessera o il "Catullo" di Verona. Ma è più probabile che la scelta cada su un forte non lontano dallo scalo veneziano.
L’annuncio è stato dato in forma ufficiale, ma ancora generica, ieri pomeriggio dal ministro dell’Interno Roberto Maroni durante
un’audizione al Comitato parlamentare Schengen. «Puntiamo ad aprire
nuovi Cie per aumentare di mille posti la capienza di questi Centri». E
ha aggiunto, spiegando il percorso procedurale che verrà seguito:
«Abbiamo già individuato alcuni siti potenzialmente idonei, strutture
del demanio vicino ad aeroporti, da aprire nelle regioni ancora privi
di Cie, come Veneto, Toscana, Marche, Campania. Discuterò di queste
proposte con i nuovi governatori». Da parte sua, il neo governatore del
Veneto Luca Zaia risponde mettendosi a disposizione. «È una chiamata
alla sicurezza che da tempo la Regione Veneto ha fatta propria. Per
questo, quando lo riterrà opportuno, incontrerò Maroni per esaminare le
condizioni della scelta».
Fino ad oggi i Cie su cui si appoggiavano le forze dell’ordine e i
magistrati sono quelli di Gradisca d’Isonzo in Friuli (248 posti), di
Bologna (95 posti) e di Milano (132 posti). «Da tempo le
intercettazioni di clandestini ai confini orientali sono ridotte ai
minimi storici - spiega Angelo Obit del sindacato autonomo di polizia
di Gorizia - eppure il Cie di Gradisca è pieno, perchè arrivano persone
da tutta Italia, non solo dal Veneto». L’ex segretario veneto del Sap,
Michele Bressadore, è ora nella segreteria nazionale del sindacato.
«Sono dieci anni che chiediamo un centro anche in Veneto per evitare le
lunghe trasferte di accompagnamento delle persone da avviare
all’espulsione». È proprio la finalità del Cie a fissare il criterio
prioritario di vicinanza a un aeroporto. «Di recente sono stati
effettuati sopralluoghi sia a Tessera che a Verona» spiega.
In realtà l’interesse sarebbe manifestato soprattutto per la struttura
di Forte Rossarol, a due passi dal "Marco Polo", che ospita già un
Centro di accoglienza per minori stranieri. «Caserme dismesse sono
ideali perchè, essendo demaniali, non comportano spese di acquisizione»
spiega Bressadore. Qualche anno fa un imprenditore del Piovese aveva
messo a disposizione una struttura industriale nell’ipotesi di crearvi
uno di quelli che allora erano i centri di permanenza temporanea.
Il ministro Maroni ha fornito ieri alcuni dati interessanti. Dall’1
gennaio al 4 aprile sono stati intercettati all’ingresso in Italia 170
clandestini, contro i 4.573 dello stesso periodo del 2009. È un calo
del 96 per cento. «Per la maggior parte sono stati trovati già sul
territorio nazionale, portati da barche e pescherecci. Sono partiti non
dalla Libia, ma dalla Tunisia e da altri Paesi».
Fonte: Il Gazzettino Nordest 15.04.10