Il Muos è sotto sequestro, ma fermarlo tocca a noi

Cronaca multimediale della manifestazione No Muos a Niscemi

9 / 8 / 2015

La nostra redazione ha partecipato alla manifestazione. Vi proponiamo un breve report multimediale.

Sabato 8 agosto 2015, Niscemi, Contrada Ulmo.

La città di Niscemi, dopo chilometri in mezzo all'entroterra della provincia di Caltanissetta, è su un altopiano.
Siamo nella Riserva naturale orientata Sughereta, che fino a poco tempo fa era la più grande della Sicilia centro-meridionale.

Per arrivare al Presidio No Muos, che dal 6 al 9 agosto ha ospitato anche un campeggio No war, ci fermano molto prima. I vigili urbani bloccano auto e pullman a circa 2 kilometri dal Presidio. Dobbiamo andare a piedi.

Da due giorni, sul terreno dove si trova il presidio, acquistato grazie ad una campagna nazionale, attivisti siciliani e non, hanno svolto momenti di incontro ed alcune iniziative.

Il primo giorno di campeggio, durante la notte, una passeggiata rumorosa ha disturbato con cori, canti e battitura delle reti i militari che si trovano all'interno della base, al cancello quattro. Il giorno successivo per due ore alcune barricate e un blocco stradale di fronte al presidio ha ostacolato il passaggio al via vai continuo e consistente delle forze dell'ordine. Dopo la rimozione dei blocchi un gruppo di attivisti ha poi raggiunto le reti della base, tagliandole in alcuni punti.

Il corteo, l'8 agosto parte dal presidio attorno alle 15.30.
Il tempo, certo non aiuta, da qualche giorno infatti sulla Sicilia sud orientale è stabile una pertubazione che ha portato con sè forti piogge e temporali.

L'area è militarizzata, oltre ai kilometri di recinzioni che delimitano l'intera, vastissima, area della base americana NRTF-8, si è aggiunta l’installazione di un faro che illumina una parte del perimetro della base e del presidio permanente e posizionato filo spinato a ridosso delle reti.

"Piove, piove, può anche nevicare ma il Muos se ne deve andare" si grida in corteo che inizia la sua lunga marcia attorno alle recinzioni.
La manifestazione di circa 500 persone, seguito a vista dall'interno del perimetro militare da uno spiegamento spropositato di Digos, carabinieri e Guardia di finanza, si è spinta oltre il percorso autorizzato dalla Questura.

Dopo la battitura delle reti si è poi tagliata una parte della recinzione difesa da un reparto di finanzieri e poliziotti in assetto antisommossa. La tensione è salita quando un poliziotto ha lanciato una torcia fumogena verso i manifestanti.
Il corteo ha poi deciso di continuare fino alla collina dove si trova il Muos.

Si è ricordato spesso, durante la manifestazione, che nonostante il Muos sia ora sotto sequestro e non in funzione, questa battaglia non è ancora vinta.
"Ci siamo sempre detti contrari non solo alle tre parabole ma all’intera base", scriveva nei giorni scorsi il Comitato No Base di Niscemi, "le antenne Nrtf, che nel corso degli anni abbiamo scoperto essere nocive e pericolose almeno quanto il Muos, continuano a funzionare indisturbate".

Si tratta di un provvedimento cautelare e questa tre giorni organizzata in questo sperduto, bellissimo e devastato angolo della Sicilia, è servito proprio a non far scendere la tensione, a rimanere vigili perchè, come qualcuno gridava davanti al tratto di recinzione tagliato, "dobbiamo riprenderci quello che ci tolgono, noi dobbiamo insorgere per non morire".

Video Corteo No Muos a Niscemi, 08.08.15 - Antenne46

Foto corteo No Muos a Niscemi - 08.08.15