Il mio amico Eric, un cittadino impegnato.

Tout ce que je sais de plus sur à propos de la moralité et des obligatios des hommes, c’est au football que je le dois’. (Albert Camus)

10 / 1 / 2012


Nella lettera, datata 4 gennaio e firmata con il suo nome, Cantona dice di voler portare un "messaggio semplice ma chiaro, un messaggio di verità, ma di rispetto, un messaggio solidale e potente" e chiede ai sindaci di appoggiarlo in questa nuova sfida. "Come sapete - scrive l'ex fuoriclasse del Manchester United - sono un cittadino impegnato. Questo impegno mi impone oggi di prendere la parola, con toni più gravi che d'abitudine, ma anche con un acuto senso della mia responsabilità, nel momento in cui il nostro Paese è chiamato a scelte difficili e determinanti per il suo avvenire. Sono un cittadino attento alla nostra epoca, alle chance che offre ai più giovani: troppo limitate. Alle ingiustizie che genera: troppo numerose, troppo violente, troppo sistematiche".

La lettera è stata pubblicata dal sito internet del quotidiano Liberation.
L'ex stella del calcio francese Eric Cantona chiede ai sindaci di Francia le 500 firme necessarie alla candidatura presidenziale, lanciando un'inattesa sfida a pezzi da novanta della politica transalpina, con l'attuale presidente Nicolas Sarkozy e il socialista Francois Hollande, favorito nei sondaggi per la corsa all'Eliseo.


Già nell'autunno del 2010 Cantona era stato protagonista di un'iniziativa clamorosa, invitando i francesi a ritirare i loro depositi nelle banche tutti nello stesso giorno, il 7 dicembre: "È inutile che tre milioni di persone manifestino per strada sventolando la loro bandierina, non serve a niente - disse in quell'occasione Cantona -. Il sistema è costruito sulle banche. E come si distruggono le banche? Riprendendoci il nostro denaro. Se tre, 10 milioni di persone ritirassero i soldi dal conto, le cose cambierebbero. Questo si chiama fare la rivoluzione".

La candidatura è forse solo un azione per tentare di dare visibilità a un'organizzazione di beneficienza impegnata nel dare l'abitazione ai poveri, la Foundation Abbe' Pierre che ha lanciato a settembre la campagna a favore di una migliore offerta abitativa: l'obiettivo e' la costruzione di 500mila abitazioni all'anno in Francia (di cui 150mila di edilizia sociale) e la limitazione del prezzo degli affitti, per evitare gli sfratti e perché anche i più poveri abbiano un tetto.  "Ci si può impegnare in numerose cause, tutte importanti, ma non si può fare tutto. Se ho scelto quella a favore della casa e' perché mi pare essenziale e riguarda 10 milioni di persone", ha spiegato Cantona in un'intervista pubblicata da Liberation. "L'abitazione e' cruciale, e' la base della stabilità familiare: mi pare inaccettabile che si debbano fare enormi sacrifici per avere un alloggio".

Definendosi un "cittadino impegnato", l'ex calciatore dice di parlare a nome dei milioni di famiglie dimenticate; e di essere spinto dal senso di responsabilità necessario in un momento di grande incertezza economica quale l'attuale.

Un cittadino impegnato, tutto qua? O un sovversivo provocatore o peggio un sognatore, con una richiesta di democrazia, partecipazione e diritti che vanno oltre l'indignazione e oltre le questioni politiche della Francia. Un atleta un uomo che ha scelto una parte e, ormai da tempo, le dedica il suo impegno.

Cantona è sempre in gioco, come la vita, come quando era sul campo e non ha molta paura di dire come la pensa e agisce di conseguenza: condivisibile nell’intento e nel pensiero che gli riconosciamo se non del tutto giusto quasi niente ha di sbagliato.