Il dissenso non si arresta! Genny libero subito!

20 / 5 / 2015

Ieri mattina i precari B.R.O.S. sono stati colpiti dall'ennesimo attacco repressivo immotivato da parte delle forze dell'ordine, il cui atteggiamento si dimostra sempre più arrogante nei confronti di chiunque provi a fare conflitto sociale. I disoccupati da anni sono un inesauribile bersaglio di improbabili e vergognosi teoremi volti ad arginarne l'agibilità politica in città e nonostante ciò hanno sempre dimostrato di non farsi intimidire e di sfidare qualunque provvedimento emesso ai loro danni. 
L'episodio di ieri è legato ad un incontro tenutosi il 16 aprile che avrebbe dovuto essere in parte risolutivo della storica vertenza BROS, attorno a cui si mobilitano da anni i disoccupati organizzati. Così è accaduto che in occasione del presidio organizzato davanti alla prefettura mentre molti compagni e compagne hanno iniziato a farsi sentire con cori e slogan si è deciso di organizzare un blocco stradale. Durante lo spostamento simbolico di una transenna funzionale a quel blocco uno zelante poliziotto per "accorrere" a risistemare la transenna incriminata è caduto e si è spezzato il polso. Immediatamente il resto delle forze dell'ordine hanno circondato Genny, il compagno che aveva spostato la transenna e dopo un po' 
lo hanno portato in questura.

Genny è rimasto stanotte in camera di sicurezza per un fermo assurdo e immotivato. Stamattina è stato trasportato in tribunale alle 9 del mattino per un processo per direttissima. L'assurda accusa è che sia stata una pietra lanciata da Genny ad aver ferito l'agente. Chi era presente, come le decine di disoccupati che hanno partecipato al presidio sanno perfettamente come è andata realmente questa ennesima brutta pagina di repressione e di abuso.
Non è più tollerabile che in questa città, come nel resto del paese, le forze dell'ordine forti dell'assoluta impunità, si permettono di perpetuare comportamenti vergognosi sulla pelle di chi tutti i giorni lotta per migliori condizioni di vita. 
Oggi siamo in piazza al fianco dei disoccupati sotto al tribunale in attesa della liberazione di Genny.


Il dissenso non si arresta!!

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