Solo il Boccaccio a Monza ed in Brianza riesce a coinvolgere così tanti giovani

Il Boccaccio riparte dopo lo sgombero

La politica di questa Giunta non piace a chi vive realmente la città

Utente: mao
16 / 7 / 2009

Sabato 11 luglio Monza è stata attraversata da un corteo di circa 500 persone, scese in piazza per denunciare l´intervento repressivo di Amministrazione Comunale e Questura nei confronti dell´occupazione dell´ex cinema Apollo e per lanciare un messaggio chiaro nei confronti di chi ha sgomberato: il Boccaccio c´è e prosegue dritto nella sua strada verso la riapertura di uno spazio sociale autogestito in città.

Vedere svariate centinaia di persone in piazza costituisce un segnale politico non indifferente: solo il Boccaccio a Monza ed in Brianza riesce a coinvolgere così tanti giovani su una questioni di scottante attualità come l´assenza di spazi e la completa incapacità delle

Istituzioni di fornire risposte concrete a questo problema. Il Boccaccio, al contrario, ha dimostrato in sette anni di lavoro sul territorio di volere spendersi e di essere in grado di rispondere a questa situazione e l´alta partecipazione alla manifestazione ne è la riprova. Adesivi e manifesti diffusi lungo il percorso hanno posto l´accento su questa grande differenza di atteggiamento tra chi si mette in gioco e si batte per gli spazi e chi invece risponde con i manganelli, i divieti, le ordinanze da coprifuoco: da che parte vogliono stare i giovani monzesi? A noi sembra molto chiaro che la politica di questa Giunta non piace a chi vive realmente la città e la risoluzione della questione relativa ad uno spazio sociale autogestito è diventata ormai non rimandabile.

Il corteo, composto da tanti monzesi, da diverse realtà di movimento dell´area metropolitana, da alcune forze politiche locali, è sfilato per le vie di Monza con l´intento di comunicare alla cittadinanza la forte esigenza di spazi, ma anche di porre l´attenzione su altre tematiche che da sempre costituiscono oggetti di rivendicazione da parte del collettivo del Boccaccio: striscioni riguardanti la questione del diritto alla casa, la problematica della videosorveglianza e dell´abbandono dei cinema dismessi sono stati rispettivamente affissi presso un´agenzia immobiliare di via Azzone Visconti, presso l´ex cinema Corallo di via Lecco e presso piazza Citterio, luogo "sotto stretta sorveglianza". Tutte queste azioni hanno ripreso quanto già fatto nel corso dell´anno nell´ambito della campagna Monzagiovani (www.monzagiovani.org).

Nessun incidente ha contraddistinto il corteo: un dato che autorizza due precise considerazioni. Da un lato non è volontà del collettivo della Foa Boccaccio mantenere un clima di tensione nel rapporto con la nostra città. Dall´altro appare sempre più palese come gli episodi di scontro, verificatesi in occasione dello sgombero del cinema Apollo, siano da imputare ad una regia politica che prima sceglie la strada della repressione e del manganello e poi scandalizzata prova strumentalmente a descrivere come "violenta" l´iniziativa politica di chi rivendica per questa città la necessità di uno spazio sociale.

L´ennesimo esempio di criminalizzazione delle nostre attività si è verificato in occasione del concerto in area Cambiaghi con cui si è terminata la giornata di mobilitazione cittadina di sabato scorso: nonostante  l´arrivo del corteo fosse previsto per il tardo pomeriggio la Polizia locale ha infatti deciso di far rimuovere le bancarelle del mercato già alle 13.30 creando inutili disagi alla cittadinanza ed alimentando un clima di allarmismo totalmente ingiustificato.


Lunedì 13 luglio una delegazione della Foa Boccaccio si è recata dal sindaco Mariani che a seguito dell'occupazione del cinema Apollo si era dichiarato disponibile a ricevere personalmente e ad ascoltare le istanze e le rivendicazioni che il nostro collettivo da anni sottopone alla cittadinanza monzese: oltre ad esserci "guardati negli occhi" con tutta serenità, abbiamo comunicato al Primo cittadino il nostro intento di continuare nel futuro a lavorare nella nostra città come facciamo ormai incessantemente da più di otto anni. Abbiamo sottolineato l´estrema coerenza dell´esperienza della Foa Boccaccio, caratterizzata da autonomia, autogestione ed una determinazione che da sempre ci ha permesso di oltrepassare le chiusure che la politica cittadina ha riservato ad un soggetto scomodo come noi. Abbiamo chiesto che fosse riconosciuta, e quindi trattata di conseguenza, la cifra politica, l´utilità sociale e la caratura culturale delle iniziative e delle attività che da sempre il nostro collettivo porta avanti in questa città. E´ stato un confronto schietto e pragmatico che da queste primissime battute pare ben lontano dalle posizioni forcaiole e pregiudizialmente sorde sostenute, anche nel recente passato, da qualche esponente di questa stessa Amministrazione.

Saremo molto attenti a vigilare che queste prime battute possano tradursi in percorsi e trattative reali: pronti a capire le necessità dei nostri interlocutori ed altrettanto pronti a non abbassare mai, neanche di un centimetro, l´asticella delle nostre rivendicazioni e della libertà della nostra iniziativa. Fermiamo qui il resoconto di queste intense giornate, consapevoli che torneremo presto a prendere pubblicamente parola sugli sviluppi di questo percorso e desiderosi di invitarvi alle iniziative che abbiamo in mente di organizzare nei quartieri della nostra città durante le prossime settimane.


Non possiamo che concludere con un ringraziamento profondo a tutte quelle realtà metropolitane ed a tutti quei cittadini monzesi che, sabato scorso, hanno contribuito a dare forza alle nostre rivendicazioni.

Foa Boccaccio 003