16 giugno, fiaccolata: "resisteremo un minuto in più"

I nostri sogni non si processano

16 / 6 / 2009

Lo abbiamo visto tante volte; a Vicenza come altrove: chi difende il proprio territorio tra gli imputati, chi vuol distruggerlo libero di continuare a raccontare fandonie davanti ai microfoni e ai taccuini dei giornalisti.

Qualcuno dice "che tanto funziona così, quei la i fa quel che i voe", per dirla in forma dialettale. Ma noi, quelli la, non vogliamo lasciarli liberi di devastare la nostra città. Ed è per questo che, da tre anni a questa parte, ci battiamo per difendere non solo questa terra, ma anche la nostra dignità di essere cittadini; una dignità che più governi hanno tentato di calpestare.

Si, lo sappiamo che andiamo incontro a denunce e, come accadrà per la prima volta mercoledì, a processi. Ma chi è dalla parte del giusto? Chi pretende democrazia o chi vuol cancellarla con un tratto di penna? Chi usa parole di verità o chi pratica l’inganno? Chi vuol conoscere le conseguenze o chi impedisce la Valutazione d’Impatto Ambientale? Chi vuol costruire la pace o chi vuol imporre la guerra?

È, questa mobilitazione che ci coinvolge da tanti mesi, la cosa più grande che ci sia mai capitata: la più difficile, perché ci costringe a metterci in gioco; la più contraddittoria, perché ogni giorno ci rimette in discussione; ma anche la più bella, perché ci fa costruire collettivamente l’altro mondo che, da soli, non sapremmo nemmeno sognare.

E allora, questa strada val la pena percorrerla. Che ci denuncino, coloro che si sono presi il poco onorevole incarico di difendere un cantiere illegittimo e fuori da qualunque regola democratica; che ci facciano i processi, coloro che pensano di poter così "sradicare alla radice il dissenso locale". Noi lo abbiamo detto il 17 febbraio 2007: resisteremo un minuto in più; di chi vuol la base, di chi racconta e scrive che tutto è determinato, ma anche di chi vuol farci paura e ricacciarci nelle nostre case.

Vicenza è nostra; e lo sono anche i nostri sogni, che nessuno può processare. Questa sera – il 16 giugno – li disegneremo ancora una volta nell’aria di Vicenza, con centinaia di fiaccole.