Grecia - Sciopero generale per la libertà e l'informazione

13 / 6 / 2013

Oggi sciopero generale contro la chiusura della televisione pubblica, migliaia in piazza, hanno sfilato contro l'attacco alla  libertà e informazione.

Lo sciopero, indetto dall'Unione dei giornalisti di Atene, è stato fatto proprio da tutte le categorie, diventando generale.  Nessuno vuole lasciare neanche un giorno il paese senza informazione. 

Intanto restano presidiate le sedi della radiotelevisione in tutte le città.

Ad Atene il presidio nella notte ha visto la partecipazione di diverse migliaia di persone.

La stessa cosa è successa da ieri  pomerriggio davanti alle sedi della radiotelefocione pubblica ERT ad Atene, Salonicco, Parta, Irakleio, Corfu, Komotini…

Al golpo di stato di Samaras e della troika per chiudere la radiotelevisione pubblica si sta rispondendo con una sola rivendicacazione: abbasso il governo fascista dei banchieri e della Troika.

I presidi e le piazze della Grecia quardano quelle della Turchia e rievocano slogan e grida che si sono sentiti nelle ultime settimane a Lisbona e Madrid contro i governi e le politiche della Troika.

Dai megafoni i manifestanti dicono che "l’ERT diventerà il nuovo Politecnico che farà cadere la dittatura della Troika, rievocando la rivolta popolare del 1973 che ha scosso alle fondamenta la dittatura dei collonelli.

Nessuno ha potuto calcolare quante erano le persone che hanno passato tutto il giorno e tutta la notte dalla sede centrale della ERT al nord di Atene. Cento, duecento, trecento mila persone?

La gente ha cominciato ad affluire in massa per proteggere il bene comune dell'informazione pubblica e la democrazia fin da quando il portavoce del governo Kedikoglou ha annunciato l’ultimatum del governo di Samaras dagli schermi della televisione pubblica: in poche ore su indicazioni della Troika il segnale digitale ed analogico della ERT doveva scomparire e i quasi 2.600 tra giornalisti, impiegati e tecnici dovevano andare ad ingrandire l’esercito di quasi due milioni di disoccupati.

Kedikoglou ha promesso che gia a settembre sarà pronta un’altra televiosione pubblica, con molta meno gente e con criteri di assunzione trasparenti!

Nello stesso momento in cui Kedikoglou insultava dai schermi della televisione pubblica moribonda i lavoratori della ERT definendoli fannulloni, corrotti, incompetenti, ben pagati e privileggiati, la polizia circondava ed isolava la vecchia sede di ERT nel centro di Atene, vietando qualsiasi comunicazione ad una ventina di lavoratori che si trovavano in quel momento nella sede. 

Con un decreto Samaras ha cancellato la radiotelevisione pubblica greca cogliendo di sorpresa anche i suoi alleati di governo, il Pasok di Venizelos e la Sinistra Democratica di Koubelis.

Il ministero delle Finanze ha assunto il controllo della ex ERT Spa, dato che la compagnia è stata sciolta con lo stesso decreto, assumendo anche l’impegno delle liquidazioni e l’ordine di abbassare gli interruttori delle trasmissioni di tutti i generi, quelli delle reti televisive e radiofoniche fino ad oscurare i siti internet dell’ERT.

I tecnici della radiotelevisione pubblica greca hanno cercato invano con ogni mezzo di garantire la trasmissione del segnale. Perfino la disponibilità di KKE di ritrasmettere il segnale dell’ERT dalla sua televisione “902” ha avuto una vita molto breve, perche l'impresa fornitrice del segnale ha interroto la trasmissione.

Il KKE dopo anni era ieri timidamente insieme con le altre forze della sinistra e i democratici greci che difendevano la sede dell’ ERT da probabili colpi di mano della polizia.

Ma quando il rapresentante del KKE ha parlato nelle prime ore della mattina di ieri di fronte alle migliaia di persone che stava fuori della sede dell’ERT sono stati molto pochi quelli che lo hanno applaudito, mentre da qualcuno sono partiti  insulti per i licenziamenti selvaggi che ha fatto proprio il KKE nelle sua grande impresa, fallita, la Typoekdotiki, la sua televisione e radio “902” e perfino nel suo gionale storico “Rizospastis”.

Da parte sua Tsipras si è precipitato dal nord della Grecia alla sede centrale dell’ERT di Atene, dove c'erano i deputati di SYRIZA, capeggiati da Manolis Glezos, che erano andati subito a mostrare la loro solidarietà al lavoratori dell’ERT e a difendere la democrazia. Tsipras, tornato alle tre di notte alla sede dell’ERT, è stato ospite degli studi e ha prommesso che SYRIZA darà fino il fondo battaglia per la democrazia e la radiotelevisione pubblica. Il leader di SYRIZA ha chiesto un incontro con il presidente della repubblica Papoulias, per questa mattina

La canzone di Theodorakis, una della piu famose contro la dittatura e che è stata cantata alle 2 di notte di martedi dalle migliaia di persone che avevano circondato la sede centrale della televisione pubbica ERT.


Grecia - Canzone davanti alla televisione