Grecia - Le proteste contro l'approvazione dei tagli

Ieri piazza Sintagma piena ed oggi continuano le mobilitazioni

8 / 11 / 2012

Con soli 153 voti su 300 del Parlamento il governo tripartito di Samaras, Venizelos e Koubelis ha approvato ieri notte i tagli da 13,5 miliardi dopo una drammatica seduta che ha visto i celerini arrivare fino alle porte dell’aula parlamentare.

Nei 299 deputati che hanno votato ci sono stati 128 “no” e 18 hanno votato “presente”, la maggior parte dei quali provenivano dalla Sinistra Democratica che ha rappresentato praticamente la ruota di scorta del governo. Il giorno dopo il Pasok ha espulso sei dei suoi deputati e Nuova Democrazia uno. Due deputati della Sinistra Democratica hanno votato “no” sfruttando le dichiarazioni di Koubelis che il “presente” era già un voto negativo. La maggior parte dei deputati della Sinistra Democratica era però pronta a votare a favore dei tagli, offrendo una pessimo esempio di politica da basso fondo.

Più di duecentomila persone hanno manifestato fuori dalla Parlamento in Piazza Syntagma. Hanno resistito alla pioggia di gas e di idranti delle cariche che sono iniziate verso le sei della sera. I manifestanti si sono allontanati solo per la pioggia torrenziale che è cominciato verso le otto.

Il governo ha dato il via ad un indiscriminato attacco contro i manifestanti per sgomberare piazza Syntagma proprio nel momento in cui in Parlamento la seduta di votazione era bloccata. Il blocco delle attività parlamentari era dovuto alla scelta degli impiegati di fare uno sciopero improvviso fino alla fine della seduta per bloccare la votazione di una legge che riduceva i loro diritti e stipendi. Di fronte al blocco della seduta il governo ha portato la polizia fino alla porta dell’aula parlamentare e poi è stato costretto a ritirare il disegno di legge per assicurarsi la continuazione del lavoro degli impiegati del parlamento!

Piazza Syntagma sembrava ieri essere tornata ai suoi migliori momenti, come a febbraio scorso. La gente era disposta a non abbandonare la protesta. I gas e gli idranti sono riusciti a disperderdere  solo in parte i manifestanti, che hanno continuato a tornare verso la piazza dalle strade vicine dove avevano trovato riparo. Vedendo la determinazione della gente e considerando il fatto che le votazioni potevano finire anche a mezzanotte passata, la polizia aveva deciso di svuotare la piazza, visto il massiccio impiego di gas e la continua presenza di un elicottero che dava probabilmente le istruzioni di sgombero.

La battaglia campale tra manifestanti e polizia si è interrotta pero per l'improvviso arrivo della pioggia scrosciante che ha fatto svuotare completamente la piazza.

La votazione dei tagli non ha placato le proteste, visto che il Ministero della Riforma Pubblica è stato occupato questa mattina presto dal sindacato dei lavoratori nelle autonomie locali POE-OTA per protestare contro l’annuncio di imminenti licenziamenti nei comuni, mentre il sindacato Denop dei lavoratori delle compagnie pubblica di energia elettrica DEH ha occupato la sede centrale della società protestando contro imminente aumento delle tariffe, i tentativi di svendita della maggior impresa greca e la votazione della finanziaria.

Intanto oggi gli ateniesi hanno trovato la metropolitana, i tram e tutti i mezzi di trasporto sulle rotaie fermi a causa della continuazione dello sciopero dei lavoratori nei trasporti, mentre i tassisti hanno prolungato il loro sciopero fino a venerdì mattina.

Ferme erano anche le navi al porto del Pireo a causa del maltempo. Nello stesso momento l’associazione dei magistrati ha cominciato le procedure per i primi ricorsi per incostituzionalità contro i tagli dei loro stipendi, mentre anche altre categorie sembrano pronte a seguire la strada dei tribunali per abbattere la politica di austerità.

Il ministero dell’Ordine Pubblico ha scatenato oggi un duro attacco contro Syriza, perché suoi deputati accompagnati da avvocati e fotoreporter sono andati martedì a controllare l'azione dei poliziotti in borghese che erano ammassati fuori dal parlamento prima che cominciasse la manifestazione dei sindacati di Gsee e Adedy nel primo giorno dello sciopero generale di 48 ore.

I poliziotti con hanno gradito la presenza dei fotoreporter e hanno chiesto la cancellazione delle foto, che in parte sono state pubblicate in una sito di sinistra, scatenando l’ira del Ministro Dendias che ha attaccato duramente Syriza di comportamento fascistizzante che ostacola il lavoro delle forze dell’ordine.