Dopo le iniziative in Francia, sono continuate in Germania le azioni per fermare il treno di scorie nucleari riprocessate e diretto alla ex miniera di Gorleben, riconvertita a sito di stoccaggio provvisorio, ritenuto un luogo non sicuro.
Il convoglio carico di scorie nucleari tedesche trattate nel centro Areva di La Hague, in Francia, partito il 23 novembre ha visto la sua corsa rallentata da una serie di manifestazioni degli attivisti antinucleari.
Sabato si è svolta una grossa manifestazione a Dannenburg dove i contenitori passano dal trasporto su rotaie agli autotreni.
Tra sabato e domenica sono continuate le azioni di migliaia di persone lungo la linea ferroviaria e per contrastare l'arrivo in massa della polizia.
Chi si stendeva sui binari, chi cercava di bloccare l'accesso della polizia, chi si incatenava alla massicciata e gruppi di contadini che si sono organizzati con i trattori per fare dei blocchi. Migliaia di attivisti diversi ma accomunati dalla volontà di fermare il trasporto atomico.
E' stata la più vasta azione antinucleare degli ultimi tempi in Germania contro il ritorno delle scorie trattate dalla Francia, dopo che il governo tedesco si è impegnato a dismettere il nucleare.
Durante il fine settimana sono state arrestate circa un migliaio di persone. La reazione repressiva ha aperto un'ampia discussione contro la durezza della polizia e in difesa del diritto a manifestare anche attraverso i blocchi del convoglio.
Le manifestazioni sono continuate anche nella giornata di lunedì con varie forme di blocco.
Alla conclusione della giornata più di 1600 attivisti si sono posizionati nei dintorni della miniera divisi in vari blocchi che poi la polizia ha sgomberato violentemente in serata.