Uniti contro la crisi verso lo sciopero generale

Genova - Pignoriamo Equitalia!

Questa mattina a Genova Uniti contro la crisi ha invaso la sede di Equitalia per protestare contro le modalità da usurai con le quali esige il pagamento di multe e sanzioni amministrative.

18 / 3 / 2011

Questa mattina una cinquantina di persone – studenti, precari, lavoratori, disoccupati - hanno invaso la sede di Equitalia di Genova per protestare contro le modalità da usurai con le quali esige il pagamento di multe e sanzioni amministrative.

Da 2 anni a questa parte vediamo come enormi quantità di denaro pubblico siano utilizzate per salvare le banche e le finanziarie responsabili della crisi economica, mentre dall'altro lato viene condotta una politica di tagli allo stato sociale: istruzione, sanità, servizi, trasporti pubblici vengono smantellati.

Equitalia è il simbolo di questa politica basata sull'impunità per i grandi affaristi e sulla persecuzione di tutti coloro che invece non riescono ad arrivare a fine mese: pignoramenti ed esecuzioni, sfratti forzosi, taglio immediato delle utenze, questo è ciò che tocca a chi non è riuscito a pagare una bolletta o una multa per divieto di sosta.

Chiediamo che le istituzioni nazionali e locali si facciano carico dei debiti dei cittadini, così come hanno fatto con le grandi banche e finanziarie e rivendichiamo il diritto all'insolvenza per chi questa crisi non la vuole pagare!

A breve ci sarà l'apertura di un nuovo bando comunale per la riscossione dei crediti: chiediamo che vengano inseriti elementi di tutela per le fasce più deboli e vogliamo da subito la moratoria dei debiti per tutte le persone sotto una determinata soglia reddituale.

L'azione di oggi non è che il primo passo di avvicinamento allo sciopero generale e generalizzato del 6 maggio. Iniziamo una campagna di resistenza fatta di pratiche collettive di autodifesa dalla crisi: domani torneremo sugli autobus con il ticket crossing per rispondere dal basso all'aumento del prezzo dei trasporti, dalla settimana prossima torneremo nelle scuole, in università e sui luoghi di lavoro per costruire un grande sciopero capace di proporre un modello diverso di società. Que se vayan todos!

le foto sono di Vladia Ghillino

Gallery