Genova non è finita! Un comitato di sostegno contro l'estradizione di Vincenzo

18 / 8 / 2019

Giovedì 8 agosto la “brigata nazionale per la ricerca dei fuggitivi” della polizia francese ha arrestato Vincenzo Vecchi, condannato dalla Cassazione nel luglio 2012 a 13 anni di galera per i fatti del G8 di Genova. Si è trattata di una delle sentenze più ingiuste nella storia italiana, che fa da contraltare all’impunità quasi assoluta che hanno avuto le forze dell’ordine in quella occasione. Per questa ragione è stato lanciato un comitato di sostegno contro l’estradizione di Vincenzo. Per partecipare scrivere a [email protected]. Per info: sito internet; pagina fb.

Comitato sostegno Vincenzo

I fatti

Giovedì 8 agosto Vincenzo, che vive a Rochefort en Terre (Morbihan) da 8 anni, senza alcun problema con la giustizia e completamente integrato alla vita locale, viene arrestato dalla polizia, colpito da un mandato di arresto europeo. 
Viene portato al centro di detenzione di Vézin le Coquet in attesa dell’estradizione.

L’origine dei fatti

A Vincenzo vengono contestati due fatti : l’aver preso parte alla mobilitazione contro il G8 di Genova del 2001 e a una manifestazione antifascista non autorizzata, a Milano, nel 2006.

Molti militanti furono arrestati a Genova e dieci di loro hanno subito condanne pesanti (da 8 a 15 anni di carcere) con l’accusa ufficiale di « devastazione e saccheggio ».  Vincenzo è uno di loro. In seguito a questa condanna ingiusta e sproporzionata ha deciso di sfuggire all’arresto e rifugiarsi a Rochefort en terre.

Perché un comitato di sostegno?

Per molte ragioni :

Prima di tutto perché Vincenzo è un nostro vicino e un nostro compagno.

1/ la legittimità della condanna, su due livelli :

– in relazione ai fatti di Genova, il comportamento della polizia è stato oggetto di diverse procedure internazionali, tra cui, nel 2015, la condanna della Corte Europea per i diritti dell’uomo. L’Italia è stata condannata per non aver mai processato, né identificato, gli autori delle violenze contro i militanti noglobal nel corso delle proteste contro il G8.  Comportamenti che secondo la Corte sono assimilabili ad « atti di tortura ». Un elemento che può ben far dubitare della legittimità del provvedimento.

– il capo d’imputazione « devastazione e saccheggio », considerato un crimine contro l’ordine pubblico, fu introdotto dal Codice Rocco del 1930, in epoca fascista, ed è in vigore ancora oggi per la repressione dei disordini di piazza. Permette di condannare a pene da 8 a 15 anni anche senza bisogno di provare la colpevolezza degli imputati. E’ sufficiente provare che si trovassero sul luogo dei disordini… il contesto da cui proviene questo capo di imputazione mette ancora una volta in dubbio la legittimità di questa condanna.

 2/ Il carattere eminentemente politico di questo arresto ed estradizione

L’estrema destra ha un ruolo sempre più forte nel governo italiano. Vincenzo è  stato in prima linea nella lotta antifascista e le accuse contro di lui sono riferite ad azioni di matrice antifascista ; sembra più che evidente il tentativo di farne un condannato esemplare.

Un comitato di sostegno per fare cosa concretamente

Il nostro primo obbiettivo è di impedire l’estradizione e di ritardare la procedura in modo da avere il tempo di preparare una vera difesa.

Speriamo che resti in Francia e che non sia consegnato alla giustizia italiana

Se volete unirvi a noi o sostenerci, ci sono diversi modi possibili :

informarvi sulle azioni in corso sul sito (in linea a partire dal 12 agosto) : www.comite-soutien-vincenzo.org, pagina FB @soutienvincenzo

contattarci per partecipare al comitato di sostegno : [email protected]

sostegno economico tramite il sito.

Immagine di copertina tratta dalla storia "Genova. Non. E'. Finita." (2006) di Zerocalcare.