In migliaia questa mattina si sono dati appuntamento in piazza Caricamento per partecipare allo spezzone di Uniti contro la crisi a Genova in occasione dello sciopero generale.
Moltissimi studenti medi ed universitari, ricercatori, precari e operatori dei servizi sociali in lotta contro lo smantellamento dello Stato sociale ad opera del governo e degli enti locali, hanno sfilato per il centro cittadino, generalizzando lo sciopero del sindacato.
Il corteo di Uniti contro la crisi ha attraversato la città dietro a quello ufficiale della Cgil fino in piazza De Ferrari dove si è svolto il comizio finale. Uniti contro la crisi ha deciso di proseguire invitando la piazza a continuare il corteo fino alla strada sopraelevata per bloccare completamente la città, come recitava lo striscione esposto dalle finestre di palazzo Ducale.
Raggiunto il ponente cittadino, il corteo è tornato indietro in direzione Caricamento continuando a bloccare la città. Raggiunta la stazione Principe un gruppo di giovanissimi studenti medi ha tentato di entrare in stazione da un ingresso laterale. A quel punto un reparto di finanzieri comparso all'improvviso ha caricato i ragazzi con inaudita violenza, colpendo all'impazzata studenti e studentesse inermi, accanendosi contro singoli per terra. Ancora una volta i cosiddetti tutori dell'ordine hanno dato dimostrazione di colpevole incapacità di gestione della piazza, dando vita a situazioni di violenza gratuite ed inaccettabili contro studenti giovanissimi.
Nonostante l'epilogo della violenza poliziesca, il corteo di uniti contro la crisi è riuscito a creare le condizioni perchè migliaia di precari, studenti, lavoratori a tempo e senza contratto potessero manifestare bloccando la città per un'intera mattinata, trasformando uno sciopero generale tardivo e depotenziato dalla stessa Cgil, in una manif sauvage che proseguirà in serata con un corteo nei vicoli del centro storico.
Uniti contro la Crisi - Genova
Le foto sono di Vladia Ghillino