Generali dalla coda di paglia

Il comando statunitense ha deciso di annullare l’open day della nuova base militare al Dal Molin programmato per il prossimo 4 maggio: "motivi di ordine pubblico", spiegano dalla Ederle, hanno indotto i militari a rinunciare all’iniziativa.

20 / 4 / 2013

Dopo l’arroganza di un mese fa, la rinuncia. A fine marzo, i comandi statunitensi avevano annunciato in pompa magna l’apertura alla cittadinanza della nuova base, dopo che uno studio commissionato dagli stessi militari avrebbe dimostrato che il cantiere non ha prodotto alcun danno al sistema idroeologico.

Ora, la doppia smentita: i generali a stelle e strisce annunciano la propria disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale per individuare le cause - prodotte dalla nuova base - dei continui allagamenti dell’area e dell’affioramento d’acqua al Parco della Pace e, poco dopo, annunciano l’annullamento dell’open day del 4 maggio.

L’idea che migliaia di NoDalMolin potessero varcare - come annunciato - i cancelli della struttura militare li ha fatti desistere: hanno qualcosa da nascondere che temono. I danni che hanno prodotto e quelli che produrranno. E sanno di essere un corpo estraneo in un tessuto sociale che ha dimostrato in questi anni di non voler essere complice della guerra.

Dall’arroganza alla coda di paglia: gli statunitensi, forti della loro prepotenza che gli ha garantito l’imposizione della nuova base, si rinchiudono nel fortino. Noi continueremo a dire che quel fortino lo vogliamo vedere riconvertito: questa terra è la nostra terra, e non vogliamo lasciarla essere strumento delle basi di guerra.

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