G7 Torino - I "potenti" blindati nella Reggia, i manifestanti nelle strade di Torino

Fitto lancio di lacrimogeni per respingere il corteo No G7 diretto alla Reggia di Venaria

30 / 9 / 2017

Dopo la giornata di ieri quando, in una Torino militarizzata, gli studenti medi e universitari hanno portato avanti per diverse ore una lunga serie di proteste nel tentativo di forzare la zona rossa tracciata a protezione del G7, oggi migliaia di persone hanno sfidato i ministri del summit, riprendendosi le strade di Torino ed assediando la Reggia di Venaria.

In tanti e tante da tutta Italia hanno raggiunto già questa mattina il capoluogo piemontese, ritrovandosi intorno alle 10,30 il mercato delle Vallette. L’appuntamento è stato lanciato solo nella tarda serata di ieri, appena si è appresa la decisione dei Ministri di anticipare l’orario del vertice, con il chiaro intento di eludere le contestazioni. Dal mercato del quartiere popolare delle Vallette si è mosso un corteo spontaneo verso il concentramento delle 14.30 a largo Toscana.

Diversi interventi dal camion, anche dal Nord-Est e da Napoli, contro «i 7 potenti del mondo che affamano le popolazioni sprecando fondi pubblici nelle devastazioni del territorio»,

denunciando «lo scenario di blindatura della città, le condizioni di sfruttamento delle nuove generazioni e la distruzione dell'ambiente determinata dalle logiche estrattive del capitalismo»

e, dalla Campania, «contro l'alternanza scuola lavoro contro l'abbandono delle zone periferiche, per il diritto alla città, contro il biocidio».

Il corteo si è mosso da largo Toscana intorno alle 15 ed ha fin da subito annunciato l’intenzione a bloccare il vertice delle 7 potenze. In testo lo spezzone dei NoTav. 

Reset G7

Ingente lo spiegamento di forze dell’ordine, messo in campo per creare un clima di paura e tensione. Elicotteri e reparti mobili hanno completato il quadro di una città militarizzata fino all’estremo per permettere ai "7 potenti" la loro sfilata politica, che condanna ogni giorno migliaia di giovani al precariato e allo sfruttamento.

Il corteo è proseguito dritto verso la Reggia Venaria. Ad alcune centinaia di metri dalla Reggia, nel tratto ancora autorizzato, lo spiegamento di forze dell'ordine in assetto antisommossa e di mezzi ha chiuso la strada in ogni direzione. 

Reset G7

Dal corteo sono continuati cori e slogan contro il ministro Poletti e si è invitato ad avanzare. Le forze dell’ordine hanno risposto alla volontà di proseguire il corteo con un fitto lancio di lacrimogeni; i manifestanti si sono autotutelati con petardi e razzi, utilizzati precedentemente anche con lo scopo di sfilacciare i blocchi. Nel corso delle cariche successive sono stati fermati alcuni attivisti.