Francia - Lione blindata la protesta No Tav durante il vertice italo-francese

4 / 12 / 2012

Mentre il governo francese ed italiano siglavano il patto sulla realizzazione della Torino Lione, all'esterno della Prefettura ai manifestanti italiani e francesi veniva impedito di muoversi dalla piazza con la polizia che ha usato spray urticanti e lacrimogeni, dopo che già al confine i No Tav italiani erano stati trattenuti per ore.

Il trattato fissa la realizzazione dell'opera con un orizzonte temporale che va dal 2013 al 2023 ma al di là delle strette di mano ufficiali restano i problemi di finanziamento generale dell'opera confermata dalle molte voci scettiche sui costi di un'operazione. Ieri sulla stampa francese  ne parlava Les Echos dicendo che il principale freno al cantiere restano i conti e per questo Italia e Francia punterebbero ad ottenere il finanziamento europeo dell'opera, mentre altri giornali, come Le Monde, sottolineavano la crescita di un opposizione ambientalista all'opera che si somma alle proteste in corso contro la costruzione dell'aereoporto di Notre Dame des Landes.

Di vera e propria "sospensione dei diritti umani" parla il comunicato del Movimento No Tav nel denunciare la repressione attuata contro i manifestanti.

Lyon sospesi i diritti umani, cariche gas lacrimogeni bus sequestrati e pestaggi anche sugli autobus

COMUNICATO STAMPA DEL MOVIMENTO NO TAV

Cosa è successo oggi a Lyon? Ve lo raccontiamo noi

Da un lato c’erano i governi delle crisi economiche dall’altro lato l’europa dei popoli, dei cittadini e delle lotte. I primi hanno firmato l’ennesimo protocollo privo di contenuti e inutile che non smuove un euro verso alcuna opera. I secondi hanno provato a manifestare il loro pensiero, la loro contrarietà verso queste scelte.

I primi, Monti e Hollande usando tutta la loro gradevole gentilezza hanno convinto i giornali e le tv che loro stessi governano che tutto sarebbe filato liscio d’ora in avanti, sul tav, sulle risposte da dare alla crisi economica e su molto altro ancora. Protetti da migliaia di poliziotti hanno firmato, parlato, fotografato, mangiato sulle spalle dei cittadini che tanto erano lontani chilometri. I no tav, i cittadini veri, quelli che le scelte dei governi le pagano sulla loro pelle sono stati scortati, e bloccati per almeno 4 ore al confine, poi ancora bloccati alle porte di Lyon e solo grazie alla loro caparbietà hanno raggiunto la piazza a loro concessa per manifestare.

Partiti alle 6 del mattino giunti a Lyon alle 3 del pomeriggio. Poi la sorpresa, in piazza le libertà finiscono sulla scaletta del pulman. Qui, a Lyon comanda la polizia del governo Hollande ed ogni tipo di corteo è vietato come lo è allontanarsi dalla piazza anche solo per andare ai servizi. Vietato abbandonare la piazza! Questo l’ordine perentorio, poi però alle 18 si fa buio e per la Police è ora di far rientrare i no tav a casa e così uomini donne anziani e bambini vengono caricati a freddo con manganelli, spray urticanti e lacrimogeni verso i pulman. Quindi i pulman vengono poi sequestrati dagli agenti che salgono e menano  chiunque si alzi dal seggiolino. In un caso l’autista viene anche brutalmente sostituito da un agente di polizia che guida lui il pulman verso il confine. In un altro caso gli agenti saliti sul pulman spruzzano lo spray al peperoncino provocando il malore della quasi la totalità dei passeggeri. Ogni pulman viene quindi scortato sotto minaccia sull’autostrada e dopo il casello vengono ancora bloccati (alle 20:30 sono ancora lì). Queste le notizie che ci giungono da oltre confine. Due facce dello stesso problema? No assolutamente no. Da un lato, dentro i palazzi carnefici burocrati che in nome delle banche e della crisi sono disposti a passare sui corpi delle persone anche a costo di vedere scorrere del sangue. Dall’altro l’Europa dei popoli, della gente semplice, dei cittadini che nonostante le violenze, i soprusi e in questo caso anche i furti che da anni subisce, continua e continuerà a lottare. Non è un problema che presuppone una mediazione è semplicemente una parte quella sana che deve vincere sull’altra, quella malata.

MOVIMENTO NO TAV

tratto da www.notav.info