Fabriano (An) - Assemblea pubblica: blocchi, picchetti, occupazioni

Vertenza Indesit, incontro promosso dal Csa Fabbri

10 / 7 / 2013

Mercoledì 10 luglio alle ore 21.30 presso il loggiato San Francesco (c/o Piazza del Comune) di Fabriano il Csa Fabbri organizza un'assemblea pubblica aperta a tutta la cittadinanza sulla tematica del lavoro. In questo momento di profonda crisi occupazionale nel nostro territorio abbiamo ritenuto di fondamentale importanza creare un momento di dibattito e confronto con la città sulle modalità con le quali potersi opporre collettivamente al saccheggio lavorativo che sta avvenendo in questi ultimi mesi. 

I piani di delocalizzazione che stanno colpendo Fabriano, ultimo dei quali marchiato Indesit, porteranno nei prossimi tempi ad un impoverimento collettivo. In questo quadro, pur trovandoci di fronte a netti segnali di protesta da parte di partiti ed istituzioni, ci rendiamo conto di come spesso manchi una coscienza comune da parte dei lavoratori nelle lotte da portare avanti per difendere I propri posti di lavoro. 

Il modello economico-industriale che ha portato benessere per molti anni si trova in una situazione di disfacimento e riteniamo necessario dover trovare delle forme di coordinamento di tutte le vertenze che si stanno creando.

Interverrà all'assemblea Gianni Boetto, membro di ADL Cobas Padova che ci parlerà delle lotte dei lavoratori della logistica veneti ed emiliani. Seguiranno gli interventi di Emanuele Rossi, Consigliere comunale SEL - Fabriano Bene Comune, che parlerà della crisi del modello Fabriano: la fase finale del saccheggio merloniano al nostro territorio. A concludere l'intervento di Valeria Tizzoni, Lavoratrice Indesit e sindacalista FIOM, con la quale affronteremo il tema della vertenza Indesit: rischi occupazionali e prospettive di lotta. 

L'assemblea in programma ad ogni modo non intende configurarsi come un momento di esposizione chiuso, ma intende dare spazio a chiunque voglia intervenire. Per questa ragione si invitano alla partecipazione e ad intervenire attivamente tutti i lavoratori e le lavoratrici delle realtà in crisi del nostro territorio. Vogliamo creare un momento di confronto pubblico consci del fatto che l'unica risposta al disastro nel quale ci hanno traghettato possa derivare solo dall'organizzazione dal basso.