Empoli contro la lega

Empoli - Noi liberi nel territorio, i leghisti rinchiusi a San Genesio

In 500 attivisti dicono no alla lega

18 / 9 / 2010

Hanno avuto bisogno di un ingente dispiegamento di forze per impedire agli antirazzisti di raggiungere la festa regionale della lega nord, nella località di San Genesio. Al corteo hanno partecipato circa 500 persone provenienti dalla zona empolese, da Firenze e Pisa. La popolazione ha dato la sua risposta di ripudio alla lega nord per dire che è indesiderata in questo territorio.

Dopo poche centinaia di metri il corteo è stato bloccato da decine di poliziotti in tenuta antisommossa. Il partito del ministro dell’interno ha bisogno di loro, come proprie milizie private, per impedire alla popolazione di esprimere il proprio dissenso e per poter svolgere una festa che nessuno vuole.

I manifestanti hanno a quel punto rinchiuso simbolicamente Calderoli, il ministro del niente, dentro una rete. E’ stato un modo per ribadire che in Toscana non si deve costruire nessun C.I.E. (Centro di Identificazione ed Espulsione), che l’unico CIE tollerabile da queste parti è quello per identificare ed espellere i leghisti.

Durante il corteo molte persone sono uscite dalle case per aggiungere le loro voci alla manifestazione. Questo corteo è servito per ribadire che le radici di questo territorio non affondano certo in una ricorrenza inventata come quella della battaglia di San Genesio, ma su una tradizione di solidarietà e di incontro con altri popoli e culture.

Ascolta l'intervista ad Alessandra della Comunità in Resistenza di Empoli

intervista Alessandra, Empoli contro la lega

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Empoli contro la lega_voci dal corteo