Un'altra giornata di protesta per gli operai della Disco Verde di
Zola Predosa; dopo aver manifestato sul tetto dell'azienda a inizio
mese contro il licenziamento di 80 dipendenti, oggi altri quattro
lavoratori sono saliti sul tetto della struttura incendiando sacchetti
di plastica.
Quattro lavoratori della Disco Verde di Zola Predosa sono saliti per cinque ore sul tetto della loro fabbrica per protestare contro il licenziamento degli 80 dipendenti. Una protesta identica c'era già stata lo scorso 31 agosto e fino al 3 settembre, giorno della firma di un accordo con la Provincia, ma quando ieri la proprietà ha disertato un incontro per la messa in liquidazione di Disco Verde Srl, Disco Verde Sc e Full Security, gli operai hanno deciso di replicare il gesto. Avevano con sé alcune taniche di benzina, che hanno usato per dare fuoco a sacchi di plastica.
"Quando abbiamo visto le taniche di benzina - ha spiegato Carmelo Massari, segretario della Uiltucs-Uil di Bologna - ci siamo preoccupati, ma siamo riusciti a convincerli a scendere". Per i prossimi giorni sono stati fissati due incontri: martedì 15 settembre ci sarà il tavolo che ha come obiettivo la concessione degli ammortizzatori in deroga al personale della Full Security, di competenza della Regione. Il 17 invece sarà la volta delle banche coinvolte per anticipare le liquidità alle famiglie.
L'assessore provinciale alle Attività produttive, Graziano Prantoni ha fatto sapere agli operai che la Provincia e i sindacati attendono dal consulente dell'azienda, Germano Camellini (probabile futuro liquidatore delle tre imprese), la "liberatoria" sui crediti certi da proporre alle banche per ottenere la liquidità necessaria ad anticipare gli ammortizzartori. Si tratterebbe di 340 mila euro che finiranno in un conto corrente riservato ai lavoratori.