Nelle scorse settimane la protesta dei detenuti, ammassati e umiliati come sardine in scatola, ha attraversato con forza i padiglioni del carcere di Poggioreale.
La macchina della paura usa il carcere come unico antidoto al senso di vuoto di una società che non offre altre sicurezze, come pietra tombale sulle strade diverse della critica sociale e del cambiamento politico. Per questo la macchina penale, rivolta soprattutto contro i più deboli come dimostrano le statistiche (i due terzi dei reclusi sono migranti e tossicodipendenti) si allarga a dismisura e diversifica i suoi strumenti.
Da oltre due mesi, tra le persone che vivono la dura realtà del carcere c'è il nostro fratello Diego! Arrestato in forma "cautelare" in conseguenza dell'ennesima inchiesta pacco sul mondo ultras, Diego è l'unico imputato ad essere oggi ancora incarcerato ed è impossibile non ritenere che la repressione passi all'incasso per vendicarsi delle altre attività di Diego, del suo prodigarsi dentro le esperienze di autogestione in quartieri di frontiera, come quella del parco san gennaro alla Sanità, del suo attivismo dentro le lotte di Chiaiano contro la devastazione ambientale della nostra terra. Ma queste sono per noi ragioni in più, ragioni fondamentali per essere al fianco di Diego e per rivendicarne più che mai l'immediata liberazione!
Sabato sara' anche il suo compleanno... noi facciamo appello a tutti e a tutte per dimostrargli concretamente la nostra vicinanza!
Diego libero! Liberiamoci dal carcere!
SABATO 17 APRILE ore 10:00
Presidio nei pressi del Carcere di Poggioreale (lato Piazzale Cenni)
Le compagne e i compagni di Diego
Laboratorio Occupato Insurgencia