Da Vicenza alla Val di Susa, la solidarietà del Presidio No Dal Molin

4 / 7 / 2011


Ieri eravamo in tanti, a fianco delle comunità che da anni si battono contro un mostro chiamato Tav, il cui unico scopo è quello di ingrassare i soliti noti, i Lunardi, le cooperative rosse, le varie cricche e le varie mafie che negli appalti miliardari sguazzano felici. Abbiamo visto, come successe a Vicenza con il Dal Molin, la violenza di uno Stato che intende militarizzare un territorio, che reprime brutalmente chi si oppone ad un progetto inutile, costoso, dannoso per la salute, facendo scempio dei beni comuni, delle risorse naturali, del concetto stesso di democrazia. Siamo convinti che resistere a tutto questo sia giusto e necessario, così come hanno fatto in migliaia ieri, in mezzo ai lacrimogeni CS vietati in guerra in quanto arma chimica ma usati impunemente contro i cittadini, senza le distinzioni tra buoni e cattivi utili solo ai media di regime per rappresentare una realtà, la loro, che è distante anni luce dalla verità. Siamo e saremo sempre a fianco dei valsusini, e vogliamo vedere liberi al più presto tutte le persone fermate. Il nostro pensiero va in questo momento a Jacopo, colpito al torace da un candelotto sparato ad altezza d’uomo da pochi metri di distanza da un poliziotto, a Gianluca, a Fabiano. Vi vogliamo a casa, subito.
Siamo tutte/i valsusini. No Tav, No Dal Molin.


Vicenza, 4 luglio 2011
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