Dopo la marcia da Parigi a Nizza attraverso la Francia profonda, la visita in Italia

Da Parigi a Sesto San Giovanni: i Sans Papier in marcia per la regolarizzazione

Le Case di Plastica e i Sans Papier: una lotta comune

Utente: disteyabasta
30 / 6 / 2010

I portavoce del movimento dei Sans Papier, dopo avere attraversato la Francia a piedi, hanno voluto incontrare i movimenti migranti del nordovest italiano. Dopo due incontri pubblici (uno al Gabrio di Torino e l’altro all’Arci Corvetto – Todo Cambia di Milano), martedì 29 giugno hanno visitato, invitati da ActionMilano, le Case di Plastica di Sesto San Giovanni, in lotta da 6 anni contro l’abbattimento dell’edificio Aler autorecuperato. Ospiti dell’Associazione Para Todos Todo, hanno parlato agli abitanti latinoamericani delle Case di Plastica della loro occupazione a nord di Parigi (un edificio di più di 4500 mq attraversato da oltre 3000 occupanti), della loro lotta per la cittadinanza senza criteri né condizioni, e della marcia da Parigi a Nizza che ha permesso loro di incontrare i francesi della provincia profonda e di protestare al vertice tra Sarkozy e i presidenti dei paesi francofoni africani.

E’ stato bello e significativo appurare la coincidenza tra l’analisi dei Sans Papier e la nostra. I Sans Papier hanno parlato dell’importanza di rivendicare anzitutto il diritto alla cittadinanza, ma non soltanto attraverso l’autorganizzazione e il protagonismo migrante, bensì anche con il coinvolgimento degli autoctoni. L’assenza di diritti per una fascia di popolazione, hanno detto, non è un problema settoriale, perché ha una serie di ricadute economiche, sociali e politiche. Le grandi organizzazioni sindacali francesi, come la CGT, difendono solo l’aristocrazia operaia e tendono a intruppare i migranti regolari nel novero dei potenziali scioperanti, mentre il furto dei contributi versati dai migranti regolari, cui non corrisponde alcuna garanzia assistenziale, alimenta lo Stato e allo stesso tempo favorisce il lavoro nero. I sans papier, infatti, vengono sempre più spesso costretti dai padroni ad accettare salari in nero, con il pretesto che, tanto, non potranno mai godere né di pensioni né di ferie o malattie. Intanto, la massiccia presenza di irregolari permette l’abbassamento dei livelli di contrattazione sindacale. Perciò la lotta per la cittadinanza universale deve essere fatta propria da tutti i lavoratori, come da noi venne ribadito in occasione dello “sciopero giallo” del 1 marzo 2010. Una cittadinanza “senza criteri” di nazionalità, professione o tempo di permanenza: i Sans Papier hanno ben specificato che negoziare sui criteri significa accettare una logica di esclusione completamente arbitraria. Inoltre, non si può pensare che i sans papier si pongano alla testa della protesta sindacale, come vorrebbero le formazioni della veterosinistra, finché siano costretti all’estrema ricattabilità del rischio di espulsione.
La lotta dei Sans Papier, hanno detto ancora, è anche per la rivendicazione della ricchezza culturale dei migranti, come dimostra un progetto nato su impulso di alcuni argentini francesi, e consistente nella produzione di libri di poesie di sans papier rilegati con il cartone recuperato per strada (riferimento ai cartoneros latinoamericani). In questo mondo alla rovescia, serve a ribadire che chi sta apparentemente in basso è in realtà al vertice della consapevolezza sociale.

I compagni parigini hanno visitato alcuni appartamenti delle Case di Plastica e ascoltato la storia dell’occupazione di Via Catania 126, che Comune di Sesto San Giovanni e Aler vogliono abbattere, coi soldi della Regione Lombardia di Formigoni, per costruire case per italiani (sperperando soldi pubblici e lasciando all’incuria e al degrado il patrimonio ERP preesistente). Al termine della loro visita hanno auspicato la costruzione di un legame che permetta il coordinamento delle mobilitazioni migranti a livello europeo, invitandoci a visitare il Ministero della Regolarizzazione di Tutti i Sans Papier (cioè l’occupazione di Parigi) nel quale lottano compagni di 25 nazionalità, e che è attualmente sotto sgombero. Il 3 luglio è lì convocato un incontro di discussione sulle mobilitazioni per la regolarizzazione, cui sono invitati anche migranti e attivisti italiani.

ActionMilano – Associazione Para Todos Todo

Approfondimenti:

http://www.ministere-de-la-regularisation-de-tous-les-sans-papiers.net/joomla1.5/
http://www.agenziami.it/articolo/6365/I+sans+papier+in+cammino+per+il+diritto+di+cittadinanza
http://gabrio.noblogs.org/post/2010/06/25/un-giorno-con-i-sans-papiers-francesi
http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Permesso-di-soggiorno-per-tutti/5291